Nonostante l’alta affidabilità dei moderni test di gravidanza, a volte l’esito della famosa “barretta” rosa potrebbe non rivelare la verità. Alcuni fattori infatti, possono falsare il risultato. Anche se la percentuale di probabilità in cui questo accade è molto bassa e si aggira difatti solo al 3%, se dovesse capitare sarebbe un affare di enorme impatto, e che potrebbe fare la differenza tra salti di gioia ed un crollo di nervi.
5 fattori che possono alterare i test di gravidanza
1. Gravidanza biochimica. E’ questo il motivo più comune di un “falso positivo”. Si chiama “biochimica” perchè nonostante la gravidanza sia rilevata nel test, questa non è poi in grado di andare avanti. La gravidanza biochimica è considerato un aborto spontaneo precoce, di solito si verifica prima di 5-6 settimane di gestazione. Un modo certo per determinare la gravidanza chimica è attraverso un test quantitativo hCG a 48 ore di distanza. In una gravidanza sana infatti l’ hCG tipicamente raddoppia ogni 48 ore mentre, in una gravidanza biochimica, l’ormone diminuisce anziché essere doppio.
2. Indicazioni eseguite male. Se il test viene lasciato troppo a lungo prima di esser letto, il colore di una linea può scomparire alla vista ed evidenziare una lettura positiva.
3. Test difettoso. Per diminuire al massimo questa evenienza assicuratevi della data di scadenza riportata, alcune volte però il test è di per sé compromesso. L’unico modo per avere una certezza è quella di fare una controprova con un ulteriore test magari di altra marca.
4. Assunzione di farmaci. Alcuni farmaci possono causare un falso positivo, soprattutto quelli che vengono assunti nei trattamenti di fertilità. Ma al di là di questi farmaci specifici, ecco quali piu’ comuni sostanze possono determinare un falso positivo:
- metadone,
- clordiazepossido,
- prometazina.
5. Alcune rare malattie. La presenza di alcune malattie come:
- la malattia trofoblastica gestazionale, tumore all’interno dell’utero,
- tumori del pancreas.
possono determinare un test di gravidanza positivo. Questa è davvero una probabilità remota, solo 0,1% dei casi, ma comunque da annotare.
Care Unimamme, nel caso in cui il test di gravidanza venga fatto in casa il consiglio degli esperti riportati su The Stir resta comunque quello di un successivo accertamento attraverso analisi cliniche.
E a voi è mai successo?