I tempi sono decisamente cambiati da quando la donna sceglieva un compagno per la sua prestanza fisica e la capacità di occuparsi di lei.
Ora che esiste la parità tra i sessi, che le donne sono autonome, ecc… sono cambiati sensibilmente anche i parametri dell’attrazione, ovvero quella scintilla che tanta parte ha nella seduzione.
Ora una donna non considera più così tanto
- la posizione economica
- o il fisico
ad attrarre è invece l’intelligenza dell’uomo.
Si fa strada quindi la definizione di sapiosexual, dove sapiens indica sapiente e sexualis si riferisce alla sessualità, ovvero la forte attrazione erotica per l’intelligenza, al di là dei comuni standard estetici.
A sostenerlo, tra i vari luminari, è Helen Fisher dell’Università di Rutgers, antropologa biologa, nonchè responsabile scientifico del sito Chemistry.com e che ha condotto ricerche, scrivendo 5 libri, sull’evoluzione e il futuro della sessualità umana, delle relazioni, delle differenze di sesso e di come il cervello e la personalità influenzino le scelte sessuali.
Con lei concorda anche la psichiatra Anjali Chhabria secondo cui questo cambiamento si deve appunto al mutamento dei costumi e delle relazioni tra i due sessi.
Ci sono alcuni sintomi ricorrenti nel sapiosexual:
- si eccitano subito davanti a stimoli nuovi
- l’attrazione verso l’altro è una sorta di vincolo mentale
- sono attratti da conversazioni a cui non sono abituati
- la seduzione scatta davanti alla cultura smisurata della persona
- sono affascinate da una sola persona per volta.
E voi vi riconoscete in questa descrizione? Siete “sapiosessuali” o nelle vostra cerchia di conoscenze e amicizie c’è qualcuno che lo è?
Parlatene con noi e ricordatevi che: “brainy (sveglio, intelligente) is the new sexy!“.