Care unimamme, oggi parliamo di un tipo particolare di donazione, la donazione di organi da un neonato. Ma facciamo un passo indietro.
Un donatore d’organi adulto spesso è in grado di salvare dalle 5 alle 7 vite. Nonostante però si siano fatti passi da gigante nell’incentivare la donazione, secondo le ultime stime ancora oltre il 30% delle persone non è disposta a compiere questo atto.
La donazione ed il trapianto d’organi da adulti è prassi ma da pochissimo possibile anche effettuare un trapianto d’organi da un neonato. Francia e Belgio sono stati pionieri di questo tipo di intervento chirurgico, ma dalla rivista Archives of Disease in Childhood arriva la notizia del primo trapianto d’organi da neonato avvenuto anche in terra inglese. Quella che giunge da Londra è di certo una notizia destinata ad entrare nella storia del Regno Unito.
Piccola donatrice ha permesso a un altro bambino di restare in vita
Presso l‘Hammersmith Hospital di Londra una piccola donatrice è venuta al mondo purtroppo senza vita. Alcune settimane prima del parto infatti, a causa di una carenza di ossigeno, la sua attività celebrale è stata compromessa causando il decesso del feto. I suoi reni ed il suo fegato, grazie alla volontà comunemente espressa dai genitori sono stati prelevati e trapiantati consentendo ad un altro bambino di “ritornare alla vita”. L’operazione ha infatti avuto successo.
Ma, nonostante quanto documentato da questo caso, la donazione d’organi da neonati non scioglie i dubbi degli scienziati a riguardo. Le difficoltà infatti di un simile intervento sono molte e secondo quanto spiegato dal Prof. De Ville De Goyet, direttore del Dipartimento Chirurgico del Bambino Gesù di Roma, 3 sono le principali problematiche:
- i neonati rappresentano una fonte marginale in quanto gli organi sono ancora molto piccoli. Il successo di un trapianto dipende anche dalla massa dell’organo trapiantato, più è piccolo e più è difficile.
- sotto i tre mesi di vita vi sono evidenti problemi a livello vascolare. Le suture dei vasi che vengono effettuate sono di dimensioni molto piccole e il rischio di trombosi e la conseguente compromissione dell’organo è elevato.
- il problema della maturazione: alcuni organi, come fegato e intestino, alla nascita non hanno ancora completato la maturazione.
Ecco perché nonostante il miglioramento nelle tecniche di trapianto, l’utilizzo di organi da neonati non decolla. Risulta quindi evidente che non è possibile alla situazione attuale contare più di quanto non lo si faccia su questo tipo di donazione. Risulta invece indispensabile continuare a incentivare le donazioni di organi adulti.
Care Unimamme, abbiamo più volte parlato di trapianto raccontandovi le storie di piccoli tornati alla vita grazie al dono di altri piccoli angeli o di mamme coraggio, come Elisha che farà nascere suo figli nonostante l’anacefalia diagnosticata proprio per poter donare i suoi organi e rendere così ancora più prezioso il concepimento del suo piccolo. Voi cosa pensate del trapianto neonatale? Lo accettereste?
(Fonte: LaStampa)