Tumore alla tiroide: l’importanza del sale iodato in gravidanza


 

In questi giorni si sta svolgendo a Milano l’8° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana della Tiroide (AIT). L’evento si concluderà sabato 29 novembre e ha come scopo quello di parlare della diagnosi e della cura di un tumore che sembra colpire in maggioranza le donne: il rapporto è infatti di 8 a 1 rispetto agli uomini. Nel 2015 si è stimato che questa malattia sarà il primo tumore per numero di pazienti femminili, più ancora di quello al seno. Eppure il trattamento alla tiroide è meno invasivo rispetto ad altri tipi di tumore, complice lo screening maggiore della popolazione.

Tumore alla tiroide: più ammalati, ma più speranza di guarigione

Sottoporsi infatti a uno screening precoce anche per altre motivazioni – come ad esempio la valutazione dello status aortico – permette di scoprire dei noduli anche molto piccoli che possono essere trattati con cure meno aggressive rispetto all’opzione chirurgica, a cui si fa ricorso nel 10-20% dei casi quando lo stadio della malattia è più avanzata.

La tiroide – ovvero quella ghiandola posta alla base del collo – è molto importante anche per la possibilità di diventare madre. Disfunzioni tiroidee possono infatti ritardare o addirittura impedire il concepimento ed è per questo che bisogna tenersi sotto controllo. Inoltre, è molto importante che anche chi si sottopone alla fecondazione assistita monitori la ghiandola per evitare problemi di ipotiroidismo dovuti alla sovrastimolazione ovarica.

Anche in gravidanza c’è un rischio di ipotiroidismo gestazionale, che riguarda le pazienti tra il 10 e il 15% sotto i 25 anni e sopra questa percentuale le pazienti con un età maggiore. Ciò accade perché la gravidanza richiede una secrezione di ormoni tiroidei superiore alla norma; se non viene garantita una adeguata quantità si rischiano:

  • un aumento del rischio di aborto spontaneo
  • nascita prematura

E’ importante che le future mamme curino la propria alimentazione introducendo del sale iodato in modica quantità: in questo modo il bambino avrà  60-90 microgrammi di iodio utili per il suo fabbisogno quotidiano.

E voi unimamme cosa ne pensate? Sapevate dell’importanza della tiroide e dell’elevata incidenza del tumore?

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