Il dottor Ganesh Rakh è un medico indiano che ha una missione davvero importante, quella di far nascere le bambine indiane.
Negli ultimi anni, nel mondo, si è assistito a una netta diminuzione dei fiocchi rosa, a favore dei maschietti, in modo particolare in India.
Nel 1962, in India c’erano 976 bambine ogni 1000 bambini sotto i 7 anni, oggi invece il numero è drasticamente diminuito a 914.
Un medico indiano ha preso una decisione per combattere aborti selettivi e genocidio femminile
Rakh può testimoniare che quando arriva una donna incinta tutti i parenti sperano che si tratti di un maschietto. “La sfida più grande per un dottore è dire ai parenti che un parente è morto. Per me questo equivale a dir loro che hanno avuto una bambina” racconta il medico a BBC.com.
Se si tratta di un bimbo i parenti festeggiano e distribuiscono caramelle, ma se si tratta di una bambina abbandonano in fretta l’ospedale e chiedono uno sconto.
“Molti mi hanno raccontato di aver preso provvedimenti per avere un maschio. Io ne sono rimasto sorpreso. Non ero al corrente di quel tipo di trattamento. Parlano di aver incontrato qualche santone o di aver messo qualcosa nella narice della mamma per assicurarsi di avere un maschietto”.
La situazione è davvero molto grave perché si assiste a fenomeno come il feticidio delle bimbe, fino al genocidio, mentre il Primo Ministro Manmohan Singh parla apertamente di vergogna nazionale e invoca una crociata per salvare le bimbe indiane.
Nel 2012 il dottor Rakh ha lanciato la propria “crociata”: la Mulgi Vachva Abhiyan, ovvero la campagna per salvare le bambine.
“Ho deciso di non far pagare per ogni bimba nata. Inoltre, dal momento che si festeggia la nascita di un figlio, noi abbiamo deciso di festeggiare anche quella delle bambine”.
Da quando ha deciso di lanciare questa iniziativa, nell’ospedale sono nate 464 piccine i cui genitori non hanno pagato nulla.
Il dottor Rakh e i suoi colleghi dell’ospedale Medical Care di Pune offrono fiori ai parenti, candele e torte di cioccolato.
Per lui non è stato facile rinunciare ai compensi per le nascite dei bambini, la sua famiglia infatti si è opposta. “Non siamo economicamente benestanti, ma quando mi ha detto della sua decisione, ero preoccupata di come avrei potuto mantenere la casa” ha dichiarato la moglie del medico.
Il padre di Rakh invece ha sostenuto l’idea del figlio con tutto il cuore. A poco a poco il suo lavoro ha cominciato a dare i suoi frutti. Ministri e governanti apprezzano il suo lavoro e anche personaggi pubblici lo sostengono apertamente.
“Ho cominciato a fare una piccola cosa. Non sapevo che sarebbe stata accolta in questo modo. A volte le piccole cose influenzano le menti in modo molto forte”.
Questo medico ha anche cominciato ad organizzare marce su per le strade di Pune per convincere le persone che le loro figlie sono preziose come i figli.
“Voglio cambiare le attitudini delle persone, dei dottori. Il giorno in cui le persone cominceranno a festeggiare la nascita delle bambine ricomincerò a far pagare la tariffa. Altrimenti come riuscirei a far funzionare il mio ospedale?”.
Unimamme e voi cosa ne pensate della sua incredibile iniziativa?