Unimamme, oggi vogliamo raccontarvi la storia di un’adozione particolare, quella della famiglia Morse per il piccolo Ryan.
Un bambino con bisogni speciali trova una famiglia adottiva
Priscilla Morse e suo marito David sono sicuramente due genitori con un grande cuore che, dopo aver avuto due figli naturali, hanno deciso di adottare due bambini: una bimba, McKenzie, di origine russa e un bimbo, Ryan, dalla Bulgaria.
McKenzie, che ora ha 7 anni, adottata nel 2012, è nata con la Sindrome di Down e un difetto al cuore, ma ora sta fiorendo nella sua nuova casa, circondata dalla famiglia.
La storia del loro ultimo bimbo, Ryan, è invece molto più particolare.
Un giorno, mentre Priscilla stava guardando Facebook, è rimasta colpita dall’immagine di un piccolo orfano malnutrito di 6 anni, in Bulgaria. L’organizzazione per le adozioni aveva postato la sua foto nella speranza che qualcuno si interessasse al suo caso. In quel momento Priscilla ha capito che quel bimbo sarebbe diventato suo figlio.
“Non so come spiegarlo, li guardi e semplicemente lo sai. Noi avevamo deciso che avremmo adottato molto tempo fa, bambini che nessuno avrebbe voluto, bimbi del Terzo Mondo bloccati in orfanotrofio” ha dichiarato la donna a Today.com
La donna ha iniziato il processo di adozione nel settembre del 2014 e finalmente, nel novembre del 2015 ha compiuto un viaggio in Bulgaria per portare il figlio a casa. Ryan aveva 7 anni ma le sue dimensioni erano quelle di un bimbo di pochi anni.
Le sue condizioni non erano buone: soffriva di diverse malattie tra cui paralisi cerebrale, piede equino, scogliosi e microencefalia.
“Quando l’ho incontrato per la prima volta sembrava uno scheletro, ero sconvolta, mi ci sono volute tre visite all’orfanotrofio per superare il mio shock, era a malapena vivo”.
“I medici che l’hanno visitato in America hanno detto che non c’era modo che questo piccolo fosse ancora vivo”.
Una volta arrivato nella sua nuova famiglia e dopo aver ricevuto le cure necessarie, Ryan è migliorato. Ha preso peso grazie a un tubo inserito nel suo stomaco e ha iniziato il processo per curare i piedi equini.
Ryan sta anche facendo notevoli progressi con il linguaggio e la comunicazione. Secondo i suoi medici il piccolo continuerà a migliorare fino a raggiungere il suo potenziale.
“Sarà un lungo processo, 7 anni di trascuratezza non possono essere cambiato in un giorno”.
Priscilla dichiara che occuparsi di bambini con bisogni speciali non è semplice, ma lei si sente benedetta per condividere la sua vita e quella dei figli naturali con loro. Secondo lei il processo di adozione ha mostrato ai figli naturali, Dylan di 14 anni e Jack di 7, il senso di cosa importi davvero nella vita.
“Le cose superficiali non sono importanti, sono le persone, le cose sono fuggevoli ma salvare la vita di un’altra persona è importante. Investire in una persona e essere al suo servizio, questo importa“.
Morse spera che la storia di Ryan possa ispirare altri ad adottare bambini con bisogni speciali o a supportare famiglie adottive sia nelle spese che nelle incombenze.
“Qualcuno deve dare voce a questi bambini. Loro non ne hanno, sono senza rappresentanti. Ognuno merita una famiglia, nessuno dovrebbe essere buttato via se ha dei bisogni speciali solo perché può essere difficile. La vita è già abbastanza dura comunque, ti ci abitui e impari, perché questi bambini ne valgono la pena”.
E voi unimamme cosa ne pensate di questa incredibile storia di adozione? Se volete essere aggioranti su questa bellissima famiglia e sapere come prosegue la vita di questi bambini, seguiteli sulla loro pagina Facebook “Saving Baby Ryan“.
Vi lasciamo con un articolo riguardante i bambini con bisogni speciali.