“L’importante è che la mia mamma sia sempre lì per me”: una mamma racconta

mamma urla al figlio

Unimamme, confessate, quante volte davanti ai capricci dei vostri piccoli o alle loro marachelle avete avuto voglia di urlare?

Secondo uno studio inglese urlare contro i piccoli serve solo a farli comportare peggio, ma se ancora aveste qualche dubbio leggete quello che è capitato alla blogger Rachel Stafford.

“Urlare divide le persone”: una mamma fa una scoperta che la cambia come persona

Ad un certo punto della sua vita, più o meno quando i suoi figli avevano tra i 3 e i 6 anni, lei si è trasformata in una vera e propria urlatrice. Ogni minima cosa le faceva perdere la pazienza:

  • normali contrattempi,
  • piccoli capricci
  • o errori dei figli.

In quel momento Rachel era molto stressata, a causa dell’uso eccessivo del telefonino, degli impegni di lavoro e della ricerca della perfezione.

Frustrata da tutti questi elementi concomitanti finiva col riversare i propri problemi e il nervosismo sui bambini, che pure amava profondamente.

Un giorno però Rachel ha avuto un’epifania. Quando si è accorta che la figlia maggiore, di soli 6 anni, che aveva fatto cadere del riso in cucina la guardava terrorizzata, la donna ha iniziato una seria autoanalisi.

Questo l’ha portata a rivedere se stessa e il proprio modo di vivere. Così, nel corso di due lunghi anni Rachel è riuscita a ridurre il consumo di elettronica e evitare di inseguire standard irraggiungibili.

A piccoli passi questa mamma blogger è riuscita a riprendere il controllo su se stessa e le proprie azioni, e quando proprio non ce la faceva più andava in bagno per calmarsi e ricordarsi che dopotutto i suoi figli erano solo dei bambini e che quindi commettevano degli errori, come lei.

Così lei e i suoi figli si sono ravvicinati e lei è tornata ad essere la persona da cui loro correvano per trovare conforto e non dalla quale nascondersi intimoriti.

Un giorno, quando lei si è trovata demoralizzata per aver perso i capitoli finali di un libro a causa di un errore del computer, uno dei figli l’ha consolata offrendole il suo aiuto.

Questo non sarebbe mai successo se lei fosse rimasta un’urlatrice, perché le urla finiscono sempre col dividere le persone e non avvicinarle.

Quindi ora Rachel può dare alcuni consigli a chi si trova nella sua stessa situazione:

  • non è mai troppo tardi per smettere di urlare
  • i bambini perdonano, soprattutto se vedono che una persona sta davvero tentando di cambiare
  • la vita è troppo breve per arrabbiarsi per cose stupide
  • non importa quel che è successo ieri, oggi è oggi.

Infine Rachel è stata ricompensata con una bellissima frase dei suoi bambini che le hanno scritto:

“l’importante è che la mia mamma sia sempre lì per me, anche quando faccio qualche errore“.

Dopotutto si può sempre trovare un modo diverso e pacifico per affrontare le situazioni.

E voi unimamme cosa ne pensate? Avete affrontato situazioni simili? Come vi siete comportate?

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