E’ la storia incredibile di una donna che partorisce due gemelli senza sapere di essere incinta, ed inconsapevolmente diventa mamma. Come è possibile? Ogni volta che sentiamo questo tipo di notizie stentiamo davvero a pensare sia vero, eppure è già successo, e succede.
Vi ricordate la storia di Rebecca Oldham, una donna che nonostante test e ecografie non si è accorta di essere incinta finché il figlio non è stato pronto per nascere; oppure il caso di Katie, una donna che ha scoperto di aspettare un bambino quando era già all’ottavo mese di gravidanza, e mentre era lontana da casa, in Tanzania!
Non sa di essere incinta e partorisce mentre va dal medico
Shelby Magnani, è una ragazza di Ankeny in Iowa. Incinta al sesto mese di gravidanza non sapeva di esserlo. E già questa notizia sarebbe stata di per se tanto impattante, figuratevi la sorpresa quando lei ed il fidanzato James hanno scoperto che il suo era un parto gemellare.
“Ho sentito un forte dolore al fianco sinistro e sono andata dal medico. Mi ha detto che ero incinta di sei mesi, e mi ha ordinato di andare al pronto soccorso. Lì hanno fatto un’ecografia e mi ha detto che era gemelli“, ha raccontato Shelby.
Il suo mal di stomaco era in effetti una gravidanza e per di più molto rara, le due bambine si trovavano infatti in una placenta unica, un caso rarissimo in cui si conta la sopravvivenza di entrambi i gemelli solo nel 50% dei casi.
Per fortuna quella che vi raccontiamo è una storia incredibile ed a lieto fine. Le due piccole Ava e Anna sono nate grazie ad un taglio cesareo e stanno bene. Alla nascita pesavano un chilo e mezzo ciascuna. Solo qualche settimana in ospedale, sotto il vigile controllo dei medici, e poi queste due sorelline che hanno giocato da subito a nascondino con mamma e papà potranno conoscere la loro nuova casa.
La storia di Shelby e James e delle piccole gemelle Ava e Anna, riportata dal Daily Mail, è raccontata anche nel video che segue, ma prima di lasciarvi non possiamo non chiedervi: care unimamme, ma se succedesse a voi una cosa simile, come reagireste?