Vaccinazioni: scatta l’obbligo se si vuole frequentare il nido

Vaccinazioni obbligatorie

L’argomento vaccinazioni è sempre controverso, con gli antivaccinisti che sostengono che facciano male e che provochino l’autismo. Si sa che non c’è nulla di vero, che i vaccini sono sicuri e tutti in coscienza dovrebbero vaccinare per la salute pubblica; argomentazioni come “di morbillo non è mai morto nessuno” sono assolutamente false, perché il morbillo o la pertosse sono malattie molto gravi soprattutto in bambini piccoli, che non hanno l’età per essere vaccinati. Prima di compiere un gesto simile, prima di dire che sono decisioni personali e che ognuno può fare quello che vuole, pensateci bene perché non è così: esponete i vostri figli a dei rischi altissimi e magari non si ammaleranno da piccoli – o in forma lieve – ma potrebbero contrarre la malattia da adulti e sarà molto peggio.

Siccome purtroppo c’è un drastico calo dei vaccini in Italia, si sta cercando di promuovere delle leggi che permettano di introdurne l’obbligatorietà: in Emilia Romagna ciò è già avvenuto e i bambini che vogliono frequentare il nido, ma anche una semplice ludoteca, devono essere vaccinati.

Vaccinazioni: scatta l’obbligo a scuola 

Le vaccinazioni obbligatorie per iscriversi “a servizi educativi e ricreativi” riguarda i quattro vaccini obbligatori contro:

  • poliomelite
  • difterite
  • tetano
  • epatite B.

Si conosceranno entro un mese dall’entrata in vigore delle legge si conosceranno i tempi di attuazione, ma si sa già che entro maggio/giugno 2017  quei bambini che non sono stati ancora vaccinati dovranno presentare un certificato che ne attesti invece l’avvenuta vaccinazione. L’Emilia Romagna fa quindi da apripista per altre Regioni che vorrebbero introdurre l’obbligatorietà e che stanno vagliando questa possibilità. La legge si è resa obbligatoria purtroppo perché per essere sicuri che la copertura vaccinale sia efficace deve essere una percentuale del 95% di vaccinati, mentre in Emilia Romagna si è scesi al 93%.

Purtroppo questo è un trend nazionale, visto che secondo i dati del Ministero della Salute  le coperture vaccinali per malattie come poliomielite, tetano, difterite ed epatite B oggi sono al di sotto del 95% (la soglia di sicurezza) e scendono sotto l’86% per morbillo, parotite e rosolia. Nessuna Regione italiana infatti raggiunge la cosiddetta “immunità di gregge”, appunto la soglia di sicurezza che garantirebbe la tranquillità. Alcune sono più virtuose di altre, come in generale al Nord (tranne il Trentino dove la percentuale per il vaccino trivalente è tra il 71 e il 76%) , mentre al Sud la percentuale scende sotto il 71%.

Sempre secondo il Ministero ci si aspetta il ritorno della poliomelite e della difterite, malattie che ormai si erano debellate. Insomma genitori, informatevi: non abbiate paura, perché il rischio è troppo grande.

E voi unimamme cosa ne pensate?

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