Vaginosi in gravidanza: può causare parti pre termine, ma non se ne parla abbastanza!

vaginosi

Care unimamme, dopo aver elencato le 10 cause che possono mettere a rischio la salute della vagina, torniamo sull’argomento e, in modo particolare sul microbioma che abita questo organo parlando di vaginosi in gravidanza.

A riportare in auge l’argomento è il professor Gregor Reid che ha puntato tutto sul ruolo del microbioma vaginale per l’umanità.

Secondo il professore i microbiomi sono passati di generazione in generazione e sono dunque indispensabili per la sopravvivenza della razza umana.

Che cos’è il microbioma?

Il microbioma consiste una serie di microbi che abitano il corpo umano e di cui vi avevamo accennato a proposito del latte materno, che ne contiene 700.

La maggior parte di essi risiede nell’intestino crasso dove:

  • aiutano a digerire il cibo
  • calibrano il nostro metabolismo
  • regolano l’apparato immunitario

Il microbioma vaginale è un sottoinsieme di questo grande gruppo ed ecco il suo ruolo:

  • produce acido lattico
  • produce perossido di idrogeno
  • mantiene un regolare livello di acidità per tenere a bada i microbi più problematici.

Se c’è qualche problema e l’equilibrio si spezza l’acidità diminuisce e pericolosi microbi minacciano la salute.

La vaginosi

Tutto questo può portare allo sviluppo della vaginosi batterica che può avere gravi conseguenze:

  • predispone a infezioni secondarie, dall’herpes all’HIV
  • può abbassare la fertilità delle aspiranti madri
  • predispone all’aborto spontaneo
  • aumenta il rischio di parto pre termine.

Il centro di controllo per la prevenzione della malattie stima che 30% delle donne americane abbia questo disturbo, tra quelle afro americane la percentuale sale al 60%.

Vaginosi: le conseguenze

A influenzare il microbioma vaginale sono:

  • fumo
  • stress
  • dieta
  • numero partner
  • obesità
  • irrigazioni.

Le conseguenze della vaginosi sono davvero preoccupanti. In Belgio la vaginosi ha quintuplicato i rischi di parto pre termine. Secondo uno studio 1 bimbo su 8 in America è nato prematuramente a causa della vaginosi.

E sappiamo che le nascite pre termine sono una delle maggiori cause di mortalità infantile.

Deborah Nelson, della Temple University di Philadelphia sostiene che la vaginosi non riceve l’attenzione che si merita.

Il 60% delle minoranze urbane con cui lei ha lavorato presenta questo disturbo e nessuno se ne preoccupa abbastanza.

Vaginosi durante la gravidanza

Qualunque stimolo che produce un’infiammazione durante la gravidanza, come riporta Slate.com, che si tratti di un’infezione o di uno squilibrio microbiotico può scatenare una nascita prematura.

Inoltre non è ancora ben chiaro come trattare il problema durante la gravidanza perché gli anti microbiotici possono alterare ulteriormente lo squilibrio creatosi a seguito della vaginosi.

Secondo 5 studi condotti su 2346 donne gli antibiotici possono ridurre il rischio di parto pre termine. Ma la comunità scientifica adotta trattamenti diversi.

Vaginosi: asma e autismo

Secondo alcuni studi la vaginosi può aumentare il rischio di corioamnionite, una condizione in cui i batteri passano attraverso la cervice dell’utero e infiammano la placenta. La vaginosi aumenta le probabilità di contrarre questo problema.

Nel 2008 gli scienziati hanno condotto degli studi su 1000 madri di Boston con figli nati prematuri e che hanno sviluppato problemi di asma nel 70% dei casi a 6 anni.

Si è riscontrato che le suddette madri avevano avuto la carioamnionite.

Sempre a Boston invece una ricerca su 91 bimbi prematuri ha mostrato una relazione con il successivo sviluppo dell’autismo.

In ogni caso anche una vagina sana può non riuscire a impedire una migrazione microbiomica.

Alcuni studi risalenti rispettivamente al 2009 e al 2011 hanno riscontrato che la placenta di bimbi sani nati a termine erano rivestite di lattobacilli e bifido batteri. Il tutto senza conseguenze per i piccoli. Nel secondo caso invece il 40% delle placente di 500 nati pretermine conteneva microbiomi. Queste placente erano leggermente infiammate.

Conclusioni

Secondo il professor Reid la salute della vagina non consiste solo nel tener lontani i batteri errati, ma anche di garantire la presenza a quelli giusti.

Ad esempio la dottoressa Nelson ha osservato che le donne che hanno più lattobacilli hanno maggiori garanzie di una gravidanza sana. Osservazioni simili sono state riscontrate anche a Seattle su donne che affrontavano la fecondazione in vitro.

Come accennato vi sono diversi metodi per trattare la vaginosi. Alcuni preferiscono utilizzare antibiotici, nella terapia di mantenimento invece si mantengono i microbi una volta che si sono insediati.

Per sensibilizzare di più le persone circa il problema della vaginosi bisognerebbe fare più informazione e, tra le varie cose, sconsigliare i lavaggi vaginali, che invece di liberare dalla vaginosi, contribuiscono ad alimentarla.

E voi unimamme avete mai contratto questo fastidioso problema?

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