Care Unimamme, parlare di bellezza e della sua percezione nel mondo, nei media, dentro di noi apre tante finestre sul tipo di società che ci circonda. Vi abbiamo raccontato di Jamie, la prima modella con la Sindrome di Down ad aver calpestato la passerella di una delle più importanti vetrine della moda, New York.
Una ragazza si è presa una bella rivincita
Ed ecco la storia di un’altra donna, per molto tempo emarginata per la sua “diversità” ma che oggi si prende una bella rivincita riuscendo a rompere il muro della cosiddetta “perfezione“. Lei è Winnie Harlow ed è una TopModel che sta facendo molto parlare di se, e non per la sua magrezza ne per le sue curve, ma perché è la prima modella che nonostante la vitiligine si sia affermata nel mondo della moda. Due celebri marchi come Desigual e Diesel l’hanno addirittura scelta come testimonial per le nuove campagne pubblicitarie.
Dai suoi fan, Winnie viene chiamata la “cocinella” – Ladybug – per i chiaroscuri impattanti della sua pelle, ma non è stato sempre così. Nel suo passato episodi di bullismo ed emarginazione provocati proprio da quella pelle chiazzata.
“Mi paragonavano ad una mucca, oggi quelle chiazze sono la mia forza“.
“Quando entravo in classe i miei compagni facevano il verso della mucca”
Winnie ha 20 anni ed è figlia di una parrucchiera che l’ha cresciuta da ragazza-madre e di un padre di origini giamaicane. Vissuta a Toronto, della sua infanzia parla dicendo: “in quegli anni vissuti da sole, io e mia mamma, sono stati i più felici della mia vita”.
Tantissimi sono stati i “No” e le porte in faccia ricevuti, nonostante la sua bellezza, quella pigmentazione della pelle l’ha sempre tenuta fuori dalla moda fino a quando, all’età di 16 anni viene notata da una giornalista, Shannon Boodram.
Ma un’altra donna si intreccia nel cammino della sua vita, una donna che ha tanto creduto in lei: Tyra Banks, regina del famosissimo talent America Next Top Model. Tyra la convince a partecipare al concorso. Oggi che Winnie sfila da protagonista durante la settimana della moda di New York è proprio lei che le scrive:
“Eri già una star. Io ti ho dato semplicemente una piattaforma per diventare una star per tutti. Mi rendi orgogliosa”.
Ci piace lasciarvi proprio con le parole di Winnie, quelle che secondo noi profondamente descrivono sia il passato che il presente di questa bellissima ragazza che non ha desistito di fronte alle classificazioni ed ai target imposti da altri.
“Io non sono i miei capelli, non sono la mia pelle, sono l’anima che vive dentro di me. Chi vuole vedere sempre lo stesso tipo di persone viene accontentato dall’industria della moda. Molti hanno provato a inserirmi nella categoria delle modelle “albine”. Ma si tratta di “segregazione”. Non voglio essere messa in una categoria”
“Mia mamma mi diceva che la mia pelle era come la rappresentazione di un meraviglioso mappamondo nel quale c’erano tutte le nazioni e ora io penso che lei avesse ragione”.
(Fonte: Huffingtonpost; facebook)