Sarà che mancano quasi tre mesi al parto e il tempo trascorre troppo in fretta, sarà che un sano terrore si sta impossessando di me, ma sto cercando di occupare le mie giornate, non pensando alle contrazioni e al dolore lancinante del travaglio, elaborando la compilation perfetta per il parto. Visto che come minimo avrò otto ore di attesa, dovrò caricarmi l’iPod con la migliore scelta delle mie canzoni preferite, così la mia “nana” (detta anche quella bassa) nascerà lanciando un bel do di petto.
Non so se l’avete mai letto, ma Nick Horby in Alta Fedeltà scriveva una ricetta molto efficace per registrare (l’allora) musicassetta alla ragazza di turno. Per esempio, non devono esserci due canzoni lente una dopo l’altra: bisogna dare un po’ di movimento emotivo per colpire nel segno. Ecco: sebbene il consiglio sia apprezzabile, non penso proprio che lo seguirò. Primo: con le musicassette la scelta doveva essere ben ponderata visto che al massimo si potevano registrare 90 minuti. Secondo: realizzare una compilation richiedeva un sacco di tempo. Ora con il digitale è tutto più facile, anche se concordo con il fatto che un po’ di magia si è persa. Infilerò ore e ore di musica in quell’aggeggino e mi affiderò alla Divina Provvidenza: magari urlando “No Surrender” di Bruce Springsteen ricorderò i punti e l’episiotomia persino come un’esperienza ludica. D’altronde se Gwineth Paltrow ha dovuto passare 70 ore di travaglio ascoltandone altrettante di musica, non posso farlo anch’io?
Ovviamente non vi tedierò con i brani che possono starci in 4200 minuti, ma vi segnalo la mia personale playlist di circa dieci brani. Mi piacerebbe sapere la vostra.
1 – No Surrenderer di Bruce Springsteen, per il fatto che nonostante penso che in quei momenti, in preda alla strizza, potrei urlare molte parolacce a mio marito, mi ricorderò che non dovrò cedere a istinti omicidi.
2 – Il più grande spettacolo dopo il Big Bang di Jovanotti: è la canzone mia e di mio marito e poi è ritmata, allegra, potrei persino cantarla durante le spinte.
3 – La canzone dei Puffi di Cristina D’Avena: mi ricorda l’infanzia. Visto che mia figlia sarà un’infante anche lei, perché non iniziarla alle buone abitudini?
4 – Rolling in the deep di Adele: non ci sono motivazioni particolari. Mi piace e mi piace molto anche Adele, perché si pettina sempre e si veste in una versione più raffinata di Nonna Abelarda. Chissà se quando ha partorito il suo bambino avrà cantato se stessa?
5- Il bacio sulla bocca di Ivano Fossati: “guarda quanto tempo nuovo che arriva con te”…mi sembra una frase bellissima da dire alla mia bambina.
6 – Burning love di Elvis: un po’ di ritmo non ci sta mai male.
7 – Everybody needs somebody to love dei Blues Brothers: è il mio film preferito e magari mi metterà di buon umore quando sarò sul lettino in preda alla sofferenza.
8 – Somebody to love dei Queen: non possono mancare.
9 – Lezioni di piano: qualcosa di rilassante per non arrivare al momento delle spinte con una serie di tic da stress.
10 – The One dei Foo Fighters: ultima canzone dal suono rock per cercare di darmi coraggio.
Eh si, mi servono tutte! 🙂