Sono una mamma straniera! Ecco degli utili consigli per affrontare le visite.

Care future mamme, ecco un articolo di cui  fare tesoro, anche perché il nostro sito è dedicato a tutte le mamme, italiane e straniere, pertanto è opportuno dedicare a queste ultime una rubrica che possa aiutarle ed accompagnarle nei favolosi 9 mesi di gravidanza.

Profilo di donne incinta di diversa etnia

Le gestanti straniere, senza permesso di soggiorno e senza l’iscrizione al S.S.N. (servizio sanitario nazionale), hanno gli stessi diritti delle gestanti italiane.

Se la mamma proviene da un paese extra comunitario può:

  1. richiedere il tesserino STP (Stranieri Temporaneamente Presenti) agli uffici “STP” della ASL competenti per territorio, se è nei primi tre mesi di gravidanza;
  2. richiedere il “PDS (permesso di soggiorno) per motivi sanitari”, se il periodo di gravidanza è superiore ai tre mesi, alla Questura. Il permesso è valido fino al 6° mese di vita della figlia/o.

Per ottenere il PDS è necessario presentare un certificato medico, redatto da un ginecologo di struttura pubblica, attestante lo stato di gravidanza posteriore alla 12esima settimana. Con il regolare permesso di soggiorno, la futura mamma ha diritto all’iscrizione al S.S.N. (Sistema Sanitario Nazionale).

Se invece la futura mamma è una cittadina di un paese facente parte dell’Unione Europea, può usufruire delle prestazioni sanitarie, se è in possesso:

  • del tesserino TEAM (la comune Tessera Sanitaria, chiamata anche Tessera Europea di Assicurazione Malattia), che garantisce l’assistenza sanitaria per i cittadini comunitari con i requisiti per essere iscritti al SSN (ad es., lavoratori a tempo indeterminato, familiari di cittadini italiani, residente da piu’ di 5 anni, etc.)
  • del tesserino ENI (Europeo Non Iscritto), nei casi privi dei suddetti requisiti, che si richiede alla Asl, per ricevere le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti ed essenziali .

Si potrà utilizzare il tesserino ENI per tutto il periodo di gravidanza e lo si dovrà rinnovare ogni sei mesi.

Con tutti i tesserini appena descritti (STP, ENI, TEAM) sono garantite le prestazioni per:

  • la tutela della donna in gravidanza,
  • la tutela della salute dei figli minori,
  • le vaccinazioni,
  • la profilassi, la diagnosi e la cura delle malattie infettive.

E’ quindi confermato che non c’è distinzione alcuna tra mamma italiana e straniera: il diritto alla salute è garantito nel nostro Paese nei confronti di qualsiasi gestante, di qualunque nazione essa sia. Una mamma è mamma nonostante la nazionalità, ed il cucciolo che porta in grembo troverà tutte le tutele di cui avrà bisogno.

E di questo siamo contente e fiere!

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