Saper parlare una seconda lingua è molto importante al giorno d’oggi, per integrarsi in un mondo sempre più globale e aperto, riuscendo a comunicare con persone molto diverse che provengono da diversi punti del globo.
Proprio per questo motivo è importante che i bambini siano spinti, quanto prima, ad approcciare una seconda lingua, e questa possibilità c’è anche se nessuno dei genitori è straniero, basta infatti che si conosca una seconda lingua da trasmettere.
Secondo gli studiosi, è possibile cominciare a crescere un figlio bilingue anche da quando è molto piccolo, basta avere a disposizione gli strumenti adatti all’età e avere la pazienza di aspettare che il processo di apprendimento si compia, tanto da rendere il parlare in un’altra lingua, qualcosa di naturale nella comunicazione con lui, che di conseguenza, sarà portato ad usarla nel dialogo tra di voi.
A questo proposito è molto interessante il progetto di Letizia Quaranta, una mamma- autrice di libri tra cui “In che lingua giochiamo“, che ha elaborato un metodo personale per crescere un figlio in modo bilingue con un libro ed un sito, che offrono consigli, trucchi e attività da somministrare al vostro bimbo a seconda della fascia d’eta.
L’autrice del libro sostiene che l’elemento fondamentale per crescere il proprio figlio in modo bilingue sia la costanza, che permette ai bimbi passo passo di accedere sempre con maggior facilità al bagaglio linguistico via via acquisito. Importanti saranno anche le attività linguistiche, che sceglierete di praticare col vostro bimbo (canzoni, filastrocche, cartoni animati in lingua)
Suggerisce inoltre tre metodi principali per aiutare il bimbo ad imparare la seconda lingua, che sono:
- una persona una lingua (una persona solamente parlerà la seconda lingua col bambino)
- lingua minoritaria (tutti a casa parlano la seconda lingua),
- inventare un modello adatto alla propria famiglia (es. la seconda lingua si parla solo nel finesettimana)
A questo punto, se vi siete incuriositi, approfondite e iniziate a provare con il vostro bebè!
Ah dimenticavo…good luck!
Fonte: http://bilinguepergioco.com/