Care amiche, quante volte, durante i 9 mesi, pensiamo al giorno del parto, ci facciamo mille domande, e ci lasciamo abbattere dalle più remote paure, spesso infondate, illogiche o strampalate.
Spesso il parto naturale spaventa la donna: si ha paura di soffrire, di incorrere in problematiche che investano la salute del bambino, spesso ancora ci lasciamo spaventare dai racconti delle nostre amiche o parenti. Molte volte, senza neanche conoscere le differenze che vi sono, si preferirebbe partorire con il taglio cesareo (impropriamente chiamato parto cesareo), perché si pensa di soffrire di meno rispetto al parto naturale… Ed è in queste situazioni che le nostre nonne ci ripetono come tutte le donne nei secoli scorsi abbiamo partorito spontaneamente, poiché prima la scienza medica non prevedeva scelta.
Quando però particolari condizioni lo richiedono, il parto deve avvenire tramite taglio cesareo. Questo può essere:
- programmato in precedenza,
- oppure essere praticato d’urgenza.
Il ricorso al taglio cesareo non deve atterrire la donna che invece preferirebbe il parto naturale, in quanto oggi questo intervento è da considerarsi relativamente sicuro sia per la mamma che per il bambino.
La parola intervento denota la differenza tra il taglio cesareo ed il parto naturale. È importante infatti spiegare come il parto cesareo è infatti un intervento, mentre il secondo non lo è, e impropriamente usiamo la parola parto cesareo, mentre il termine corretto è taglio cesareo.
La degenza post-partum prevista per l’intervento di taglio cesareo è di quattro giorni, mentre quella del parto naturale è di due o tre ed il decorso del puerperio è simile a quello del parto spontaneo.
Care future mamme, non speriamo in un parto piuttosto che in un altro, lasciamo che siano gli eventi a determinare la modalità del parto e guardiamo al risultato, al nostro piccolo cucciolo che sta per nascere, non lasciamoci spaventare, e cerchiamo di vivere con serenità un’esperienza unica al mondo!