La famiglia, il nucleo concepito per stare alla base della società, come la società stessa, non rimane immune dai cambiamenti di costume e di mentalità delle persone, ma muta anch’essa e, come ci insegna Darwin, per sopravvivere, si adatta.
Complici di questi mutamenti, negli anni, i cambiamenti dovuti all’introduzione del divorzio, che ha permesso la divisione di unioni prima considerate inseparabili anche dalla legge, e la possibilità degli ex coniugi di andare avanti, rifarsi una vita e avere altri figli oltre a quelli della precedente unione.
Perciò negli ultimi anni si assiste sempre di più al fenomeno delle famiglie allargate, grandi clan con componenti provenienti da relazioni precedenti, o che integrano altri elementi generati da successive relazioni dei genitori nel corso del tempo.
Come fare in modo che questo cambiamento strutturale del nucleo familiare d’origine sia per i bimbi che lo vivono dall’interno, una fonte di affetto e non di stress?
Un po’ di regole di convivenza amorevole:
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