Io e mio marito siamo entrambi figli unici. Se da una parte ciò rappresenta sicuramente un privilegio, dall’altra questa situazione comporta un certo carico di stress: per i nostri parents siamo ancora quei bambini a cui cambiavano il pannolino e cantavano la ninna nanna prima di addormentarci. Bellissimo, per carità, meglio così che avere dei genitori assolutamente incuranti del nostro benessere (abbiamo trent’anni, ma su questo è meglio soprassedere…).
Io e il consorte siamo anche altrettanto consapevoli che tutto ciò finirà con l’arrivo della “nana”. Si tratta della prima nipotina per i miei genitori e per i miei suoceri: potete immaginare che l’annuncio della nascita dell’erede è atteso tanto quanto quello del nuovo Papa.
Il problema è che i nostri genitori, avendo appunto avuto un solo figlio, possano prendere un po’ il sopravvento: dai discorsi che ci fanno ridendo, è molto probabile che ci li ritroveremo appostati dietro la porta di casa per sorprenderci al ritorno da una passeggiata, per chiederci se la bambina si è divertita, e se ha fatto merenda. Dobbiamo insomma evitare che, per troppo amore, si sentano in diritto/dovere di diventare dei vice genitori.
Lo sappiamo che le loro intenzioni non sono cattive, anzi, proprio perché ci vogliono bene pensano che aiutarci in maniera massiccia sia una cosa saggia per noi. Assolutamente sbagliato! La figlia è la nostra e ogni cosa, bella o brutta che sia, dal sorriso sdentato alla febbre a 42°, è compito nostro.
Bisogna mettere subito in chiaro le cose, senza avere paura di offendere. Per le prime settimane della bambina ci saremo solo io e mio marito: sarà una lotta dura, ma dobbiamo pur educarli a diventare nonni! Così come noi dobbiamo educarci e imparare ad essere una nuova famiglia a tre. Piano piano, quando avremo più dimestichezza con l’infante, potranno ovviamente essere più partecipi.
Sia chiara una cosa: non vogliamo escludere i nonni dalla vita della nana, anzi! Se c’è un desiderio che accomuna me e mio marito è proprio quello di creare un legame forte tra la piccola, i miei genitori e i genitori di mio marito. Io stessa sono cresciuta con mia nonna e sono stata una bambina felice. Semplicemente pensiamo che i ruoli vadano ben distribuiti, altrimenti, come insegna Tata Lucia, la nana non capirà chi saranno i suoi punti di riferimento a livello educativo.
Comunque, non abbiamo paura del fatto che i “nostri” nonni siano dei babysitter pasticcioni: lasciamo nelle loro mani una neonata di un mese e mezzo per andare a vedere Bruce Springsteen in concerto…più fiducia di così! 😉
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