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Salute e benessere bambini

Primi controlli medici: la visita otorinolaringoiatrica

Published by
Michele

Visita otorinolaringoiatrica: quando farla e perché.

Appena dopo il parto, viene effettuato uno screening audiologico del piccolo per verificare che percepisca i suoni e sia in grado di produrne a sua volta.

Nel caso in cui non sia stato effettuato lo screening o si abbia il sospetto di qualcosa che non va, si consiglia comunque di far visitare il bimbo entro i primi 6 mesi di vita.

Se lo screening neonatale è stato effettuato, e il bambino non ha manifestato alcun problema nello sviluppo del linguaggio, nel sonno, e non ha avuto infezioni ricorrenti a naso, orecchio o gola, è consigliabile programmare la prima visita entro i 5 anni.

Visita otorinolaringoiatrica: come si effettua

Le zone che sono oggetto di visita da parte dell’otorinolaringoiatra sono:

  • le orecchie,
  • il naso,
  • la gola (laringe, faringe, corde vocali).

A cosa serve e come si effettua la visita dall’otoroinolaringoiatra?

  • viene verificato lo stato di salute dell’apparato uditivo, respiratorio e fonatorio ( orecchio, naso , gola)
  • si ricerca la presenza di eventuali problematiche respiratorie, uditive o fonatorie,
  • si interviene in caso di presenza di patologie con le cure appropriate.

Le problematiche più frequenti che possono verificarsi all’apparato uditivo, respiratorio e fonatorio in età infantile sono:

  • laringite/faringite: infiammazioni della laringe o della faringe, provocate da batteri o da virus;
  • otite: infiammazione dell’apparato uditivo, soprattutto durante la prima infanzia, come conseguenza di raffreddamento;
  • tonsillite: infiammazione delle tonsille, rigonfiamento delle stesse e febbre molto alta;
  • infiammazione delle adenoidi e ingrossamento delle stesse che porta il bimbo a poter respirare solo con la bocca (con conseguenti mal di gola, secchezza del cavo orale, infiammazioni correlate).

Una visita accurata presso un otorinolaringoiatra permette inoltre di verificare se il bimbo abbia una corretta percezione dei suoni e se sia in grado di riprodurli, infatti, molto spesso nei bambini che spesso sono soggetti ad otiti si verifica una diminuzione della capacità di riproduzione dei suoni e quindi una maggiore difficoltà di linguaggio. Ciò potrebbe avere conseguenze nello sviluppo della personalità e delle capacità intellettive e sociali del piccolo.

L’otorino procederà quindi a

  • otoscopia, ossia visualizzerà il condotto uditivo esterno e la membrana timpanica con l’otoscopio
  • faringoscopia, ossia visualizzerà la faringe
  • rinoscopia, visualizzando le cavità nasali.

Come spesso ci troviamo a raccomandare, la prevenzione è sempre più utile della cura perché permette un intervento tempestivo e allevia le conseguenze sulla salute e sulla vita del bimbo stesso.

E voi unimamme, l’avete già fatta fare ai vostri bambini?

Michele

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