I cinque sensi del neonato: l’udito

Già dalla pancia della mamma, il feto è in grado di percepire suoni e rumori, e reagire di conseguenza a seconda se questi siano forti e improvvisi, o calmi e pacati.

Lo sviluppo del nervo acustico che permette la ricezione dei suoni, infatti, avviene compiutamente alla fine del settimo mese di gravidanza, mettendo il bimbo in contatto col mondo delle percezioni sonore.

Il bimbo  nonostante sia in grado di percepire il suono, non riesce da subito a comprendere quale sia la direzione da cui esso proviene, capacità questa che viene acquisita all’incirca intorno al terzo mese dalla nascita, in cui ad uno stimolo sonoro risponde muovendo la testa nella direzione di provenienza.

Sempre intorno al terzo mese dimostra, non solo di riconoscere il suono della voce della mamma, ma si agita o si tranquillizza a seconda che il suono sia ritmico-rassicurante o brusco e improvviso.

Intorno al quinto-sesto mese, il bimbo reagisce immediatamente ai suoni indirizzandosi velocemente in direzione del suono, inizia inoltre a provare a riprodurre i suoni che sente e quindi di conseguenza a ripetere i suoni che formano le parole.

Tra l’ottavo e il decimo mese il bimbo ripete le prime parole balbettando e senza ancora comprenderne il significato. Durante questo periodo è opportuno che il medico effettui un test al bambino: il test di Boel, attraverso cui il medico, tra le altre cose, valuta le capacità uditive del piccolo.

Intorno all’anno di vita il bambino risponde agli ordini vocali più semplici che gli vengono dati dai genitori o da chi gli sta intorno associando ai suoni i primi significati.

E’ molto importante che i genitori stimolino le capacità uditive del bimbo parlando spesso con lui, cantando o facendogli ascoltare delle musiche già durante la gravidanza, e che lo incuriosiscano con i suoni del mondo a lui circostante.

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