Per molte mamme il primo segnale della primavera non è il tepore del sole più caldo e nemmeno il gioioso fiorire della margherite, ma uno starnuto del proprio bambino che avverte dell’inizio della stagione delle allergie!
Ma quali sono le cause?
“Le allergie sono malattie multifattoriali, cioè determinate da una combinazione di cause ereditarie ed ambientali”, spiega Daniele Ghiglioni, pediatra allergologo e dirigente dell’azienda ospedaliera Fatebenefratelli di Milano. “Tali fattori agiscono sul nostro sistema immunitario modificandolo, cioè inducendolo a rispondere in modo anomalo a sostanze generalmente innocue, come per esempio i pollini”.
Ciò avviene sempre più spesso, e sempre più frequentemente in età pediatrica, e le cause ambientali sono quelle tipiche dei paesi sviluppati:
Ok, ma come riconoscerle? I sintomi delle allergie sono infatti simili a quelli dell’influenza, ossia:
La Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) ci ricorda, in ogni caso, che per la diagnosi di allergia è necessario ricorrere al parere di un pediatra, il quale, se lo riterrà opportuno, ci consiglierà la visita da un allergologo.
Se l’allergia viene diagnosticata, ecco allora alcune regole di comportamento, sempre su consiglio della Sipps, che possono aiutarci con i nostri piccoli:
La stessa Sipps suggerisce poi cosa ogni mamma può fare, autonomamente, per prevenire le allergie nei bambini:
Tutti ottimi consigli che ogni mamma può seguire, con un po’ di impegno. E per il punto più dolente, ossia quello relativo allo stress, le possibilità sono due: chiedete aiuto o… partite con la scusa della primavera! 😉
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