Care mamme, abbiamo già parlato nel nostro sito della figura della doula, ma recentemente, in seguito a un servizio apparso sulla Rai, è scoppiato un gran dibattito sulla contrapposizione di due figure: da una parte quella dell’ostetrica e dall’altra quella della doula.
Inoltre in questi giorni cade proprio la “settimana mondiale della doula“, figura molto diffusa in America e nel Nord Europa. Quindi come non parlarne…
La classica ostetrica, da tutte noi conosciuta come facente parte del personale sanitario, e che assiste la gestante non solo nei nove mesi, ma soprattutto durante tutto il travaglio ed il parto, vede affiancarsi, anche in Italia, una nuova figura, che è la doula.
Su Wikipedia, troviamo la seguente definizione: “figura assistenziale non medica e non sanitaria che si occupa del supporto alla donna durante tutto il percorso perinatale, dalla gravidanza al post-partum. È una donna che, forte della sua esperienza personale e della sua preparazione, offre un sostegno su misura, intimo e confidenziale, nel pieno rispetto delle scelte delle persone che si rivolgono a lei”
La doula non è dunque un medico, nè una figura sanitaria, ma una donna che viene scelta dalla gestante per un sostegno, soprattutto di tipo psicologico, durante la gestazione e subito dopo il parto. Queste donne possono essere ad esempio insegnanti di yoga, counselor, mamme che si sono specializzate grazie ai corsi di formazione tenuti dalle varie associazioni.
Tra i siti più importanti che possiamo consigliarvi per un approfondimento sull’argomento, ricordiamo:
In questi siti troverete dettagliate indicazioni e spiegazioni non solo sulla figura della doula, ma soprattutto sul ruolo che la stessa ricopre e sui corsi avviati che potranno essere frequentati da chi sogna magari di diventare una di loro.
Avrete inoltre modo di capire come la figura dell’ostetrica in realtà non vada considerata come “antagonista” della doula: vi sono infatti delle associazioni in cui queste figure collaborano (es. ostetriche sono divenute insegnanti di future doule). Le due figure, hanno ruoli diversi! Volendo si potrebbe semplificare, dicendo che:
Chissà se la nostra società, restia ai cambiamenti, accetterà anche nelle strutture ospedaliere questa nuova tipologia di “assistente” alla gravidanza.
Noi lo speriamo, sempre in un’ ottica di tutela e maggior benessere della mamma e del bambino!
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