“I bambini hanno bisogno di svolgere regolare esercizio quotidiano per migliorare la loro salute sia ora che in futuro “. Parola di Bjorn Rosengren, MD, Dottorato di Skåne University Hospital, Svezia.
I primi tepori di primavera ci ricordano i motivi per sorridere malgrado tutto: uscire di casa, spolverarsi la tristezza di dosso e fare un carico di energia, verde, cielo e risate.
E se non siete sufficientemente meteoropatici 🙂 ecco che il Dottor Bjorn Rosengren, può esservi di aiuto. Secondo il suo studio, presentato a Chicago, in occasione della Giornata della medicina dello sport, organizzata dalla Società americana di ortopedia: “Gli esercizi svolti durante l’infanzia possono essere associati a bassi rischi di fratture in età adulta, a causa di aumenti di picco di massa ossea che si verificano nei bambini in crescita che svolgono regolare attività fisica”.
Come si può leggere anche su diversi siti, non solo medici, la massa ossea indica la componente minerale delle ossa e maggiore è, più le ossa sono robuste. La massima acquisizione di massa ossea si ha nelle prime due decadi di vita (in tali anni si raggiunge circa il 90%), e con picco di massa ossea si intende il punto massimo di forza, spessore e dimensione delle ossa.
Ma tornando alla ricerca, durata sei anni, e condotta su bambini tra i 7 e i 9 anni, eccone i dettagli:
- un gruppo A, composto da 362 ragazze e 446 ragazzi, ha ricevuto 40 minuti tutti i giorni di educazione fisica a scuola,
- un gruppo B, composto da 780 ragazze e 807 ragazzi, ha ricevuto 60 minuti di educazione fisica alla settimana.
Su entrambi i gruppi sono state registrate le fratture ossee e analizzato lo sviluppo dello scheletro, ed ecco le osservazioni fatte:
- il gruppo A ha riportato 72 fratture;
- il gruppo B ne ha riportate 143, con conseguente rischio di frattura similare;
- sempre per il gruppo B si è riscontrato un maggiore aumento della densità minerale ossea della colonna vertebrale, quindi una maggiore resistenza delle ossa.
Ma non sono le uniche conclusioni tratte, come possiamo leggere su OK Salute. I ricercatori, nello stesso periodo, hanno anche studiato e analizzato le ossa di:
- un gruppo di 709 ex atleti con un’età media di 69 anni,
- un gruppo privo di un passato da atleti.
Le conclusioni? “Nel gruppo degli ex sportivi la densità ossea è scesa in percentuale minima, da 1.0 a 0,7: un dato significativo che conferma, secondo i ricercatori, che lo sport fatto in età giovanile fortifica le ossa, con risultati che durano nel tempo.”
Come ci ricorda il dott. Sandro Rossetti, primario della divisione di ortopedia e traumatologia dell’ospedale San Camillo di Roma: “Chi ha fatto attività fisica per molti anni, in età avanzata trae vantaggi da questa maggiore calcificazione della struttura ossea e della trama ossea di tutta la struttura scheletrica. Sappiamo che gli sportivi vanno incontro meno facilmente a fratture causate dall’osteoporosi perché la trama ossea è sicuramente più ricca di sali di calcio depositati. La densità della massa ossea è certamente più rilevante in gruppi di atleti piuttosto che in soggetti che hanno effettuato vita sedentaria”.
Non ci resta quindi che consigliarvi, in questo lunedì di aprile, di uscire, appena vi è possibile, a correre con i vostri bambini! Perché se lo studio svedese ci ha confermato che la corsa (lo sport in generale), fa bene alle ossa, noi sapevamo già quanto potesse fare bene al cuore! 😉