Il rapporto di causa ed effetto che esiste tra benessere personale e la possibilità di stare all’aria aperta, a contatto con il verde è un fatto che ognuno di noi ha constatato su se stesso e sui propri bambini.
Lo studio della University of Exeter Medical School, pubblicato sulla rivista sulla rivista Psychological Science, afferma però qualcosa di ben diverso e che va al di là di quello che noi possiamo intuire con la nostra semplice esperienza.
Se infatti altri studi avevano già confermato il legame tra benessere personale e aree verdi, lo studio condotto da Matthew White, e dai colleghi dell’European Centre for Environment & Human Health, va più in là, come possiamo leggere su Green me: “I risultati di studi precedenti avevano già suggerito la presenza di una correlazione tra spazi verdi e benessere, ma non avevano escluso la possibilità che le persone con livelli più elevati di benessere semplicemente si spostavano in zone più verdi. “
Una novità di questa ricerca sta infatti anche nella durata e nel modo in cui è stata condotta. Si è infatti trattato di un sondaggio nazionale che ha coinvolto:
- 5,000 famiglie e 10.000 adulti,
- per un periodo di tempo di ben 17 anni (dal1991 al 2008).
Altra novità è che: “Nello studio, i ricercatori hanno tenuto conto anche di altri fattori, come il reddito dei partecipanti, l’occupazione, lo stato civile, la salute fisica e il tipo di abitazione”. Così facendo, hanno quindi potuto valutare anche il “quanto” incide. Dall’indagine è emerso infatti che il contatto con il verde influisce sull’umore:
- quanto 1/3 terzo della differenza di benessere che c’è tra l’essere sposati o meno,
- quanto un 10% sempre della differenza di benessere tra l’avere un lavoro o non averlo.
Non è certo poco starete pensando!
Ma a cosa può servire un’indagine così impegnativa? Ce lo spiega direttamente il Dottor Matthew White: “Questi tipi di paragoni sono importanti per i politici, che sono interessati a capire come investire al meglio il denaro pubblico o se riparare o meno un parco cittadino, ad esempio”. Inoltre: “Questa ricerca potrebbe essere importante per gli psicologi, i funzionari della sanità pubblica e urbanisti che sono interessati a conoscere gli effetti che l’urbanizzazione e pianificazione urbanistica, può avere sulla salute e il benessere della popolazione”.
E quindi, cosa aspettiamo? Su, tutti fuori, che finalmente c’è il sole! 🙂