Nella vita del bambino, la prima relazione che si stabilisce, ovvero quella con la madre, determina profondamente lo sviluppo emotivo del bimbo.
La diade madre-figlio, ossia il rapporto a due che si stabilisce, appunto, tra la mamma e il bambino, è stata oggetto di analisi da parte di John Bowlby, uno psicologo e psicanalista inglese, che ha elaborato poi la famosa “teoria dell’attaccamento”, ricavandone delle conclusioni considerate un importante punto di riferimento per la psicologia contemporanea
Bowlby definisce così l’attaccamento: “la propensione innata a cercare la vicinanza protettiva di un membro della propria specie quando si è vulnerabili ai pericoli ambientali per fatica, dolore, impotenza e malattia.”
Proprio alla luce di questa definizione è facile comprendere come la tendenza all’attaccamento si sviluppi con grande intensità nella prima infanzia, in quel periodo cioè in cui si è esposti ai pericoli, e la gestione del disagio o delle emozioni negative è estremamente difficile.
Ciò che lo studioso inglese teorizza è che la qualità dell’esperienza di attaccamento che il bambino vive, sviluppi a sua volta diverse tipologie di attaccamento e di fiducia di base nei confronti del genitore, il quale viene definito “care-giver”, “ovvero, “colui che offre le cure“.
Bowlby fa coincidere il care-giver con la madre ma non esclude la possibilità che, nel caso in cui sia il padre a dispensare le cure, il care-giver coincida con lui.
Più precisamente, lo studioso identifica 4 fasi attraverso cui si sviluppa il legame di attaccamento:
Il tipo di attaccamento che si viene a strutturare è fortemente connesso con la disponibilità del care-giver, che diventa per il bimbo un modello di comportamento: se il modello sarà positivo, o come riportato da Bowlby, sicuro, il bambino svilupperà comportamenti futuri, innanzitutto nei confronti di se stesso ma poi anche degli altri, orientati al modello che ha avuto, imparando a gestire correttamente le sue emozioni.
Come abbiamo accennato, solo nel periodo successivo alla prima infanzia il bambino svilupperà la capacità di separarsi dal care-giver e, di conseguenza, quella di attaccarsi a nuove figure di riferimento.
E voi unimamme, conoscevate questa teoria e le quattro fasi descritte?
Vi lasciamo con un altro approfondimento sul metodo di Bowlby.
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