Cara mamma, abbiamo descritto nell’articolo il “reato di stalking” cosa significa subire violenze di ogni genere da un uomo.
Nel reato di Stalking lo stalker è colui che perpetra, a danno di donne e bambini (ma anche di uomini!), una violenza non solo fisica, ma anche psicologica tale da ingenerare nella vittima uno stato di degrato psicologico, nonchè fisico.
Cosa fare se si subisce un abuso o una violenza?
La donna, in questo caso mi rivolgo alla mamma che mi legge, dovrà prima di tutto cercare il meno possibile di avvicinare il persecutore, cercando di mettere a riparo la propria incolumità e quella di un eventuale figlio.
La donna dovrà denunciare il suo carnefice recandosi presso i carabinieri/polizia e sporgere una querela contro una persona nota se il carnefice è conosciuto, oppure ignoti, segnalando i disagi che subisce.
Se la donna subisce un’aggressione, dovrà prima di tutto recarsi presso una struttura ospedaliera, o chiamare, il tramite del 118, l’ambulanza e farsi accompagnare al primo soccorso più vicino.
Il pronto soccorso dovrà essere effettuato non più tardi delle 48 ore dall’aggressione.
La donna sarà non solo “schedata”, ma verrà sottosposta alla procedura prevista all’esito della quale verrà rilasciato un referto medico con una diagnosi ad esempio: trauma/contusione.
Con il referto alla mano la donna ha novanta giorni per sporgere querela, personalmente o tramite avvocato.
È importante la certificazione medica predetta per poter provare le lesioni! Dal punto di vista medico la donna procederà come le verrà consigliato dal medico del pronto soccorso o dal medico generico, non saltiamo un eventuale richiamo a visita!
Una volta che la denuncia verrà presentata essa procederà presso le sedi giudiziarie preposte.
A questo punto cara mamma ci sono due possibilità:
1) la querela potrà essere rimessa, ovvero ritirata, dalla persona offesa,
2) la querela procederà d’ufficio e non è rimettibile. In questo caso consigliamo la difesa tecnica di un avvocato!
Mamme denunciamo che abusa di noi e dei nostri figli, non lasciamo che il senso di vergogna ci limiti e combattiamo il male!
Diventiamo noi stesse quel mondo che auguriamo ogni giorno ai nostri figli.
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