Un Centro per i bambini con deficit plurisensoriali

Bambino si ripara del sole con la mano

A Roma, il Centro di diagnostica e riabilitazione visiva per bambini con deficit plurisensoriali presente presso il Policlinico Gemelli è uno di quei luoghi in cui ci si prende cura dei bambini più fragili, di quei bambini e dei loro genitori spesso costretti a correre tra uno specialista e l’altro. Questa struttura è una realtà unica in Italia, che consente di intervenire tempestivamente nella diagnosi e nella cura di seri problemi di ipovisione, spesso associati ad altri disturbi neurologici e degli altri organi di senso, che possono comparire fin dalla nascita e compromettere il corretto sviluppo del bambino.

Il Centro nasce dalla collaborazione tra il  Policlinico Gemelli e l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (IAPB).
La specificità del Centro è chiarita sul sito dell’IAPB: “Agire tempestivamente con diagnosi ed interventi specifici su bambini che sviluppano, già alla nascita, seri problemi di ipovisione, associati ad altri disturbi neurologici e degli altri organi di senso, significa migliorare la qualità di vita dei piccoli e delle loro famiglie.”

Un luogo di accoglienza, cura e conforto per i bambini e le famiglie che si avvale di un team multidisciplinare, che valuterà la presenza di un residuo visivo, composto da:

  •  neuropsichiatri infantili esperti in funzioni visive,
  • oculisti,
  • neonatologi,
  • esperti di riabilitazione per l’ipovisione.


In questo modo, verranno elaborati per ciascun caso diversi percorsi di riabilitazione, in modo da sfruttare al meglio le potenzialità dei singoli soggetti per aiutare il proprio sviluppo globale.

La partecipazione dei genitori è uno degli aspetti che rende unica questa struttura: “Il coinvolgimento diretto dei genitori fin dalla diagnosi sarà fondamentale per organizzare il percorso riabilitativo del bambino. Il confronto tra le diverse figure professionali e i genitori sarà costante, sia al momento della diagnosi che durante le visite successive. Con i genitori si identificheranno i punti di forza e le competenze da attivare e si proporranno attività da eseguire in ambito familiare, presso il Centro, sul territorio e nella scuola.

Identificare un preciso percorso di riabilitazione è il fine ultimo, come spiega Eugenio Mercuri, ordinario di Neuropsichiatria infantile alla Cattolica di Roma e direttore della Neuropsichiatria infantile del Gemelli su Health Desk: “Lo scopo del Centro è fornire un profilo preciso delle difficoltà visive e neurologiche dei bambini dai primi anni di vita, utilizzando queste informazioni per identificare percorsi di riabilitazione. Questi saranno disegnati su misura per ciascun bambino con deficit plurisensoriali in modo da sfruttare al meglio le sue potenzialità, non solo per quel che riguarda la vista, ma anche gli aspetti motori e più generalmente il suo sviluppo globale”.

Un Centro che ha a cuore i più piccoli come spiega Giuseppe Castronovo, presidente della AIPB Italia: “Sin da quando abbiamo concepito la creazione a Roma di un polo nazionale per la riabilitazione avevamo in mente e nel nostro cuore i più piccoli che, più di altri, necessitano di un intervento riabilitativo precoce. Spesso, quando in una famiglia nasce un bambino con una pluridisabilità, al dramma vissuto si aggiunge la difficoltà di essere seguiti da molti specialisti che lavorano separatamente. Invece, con questo Centro i genitori hanno un unico interlocutore sin dalla nascita. Siamo fermamente convinti che il Centro che oggi inauguriamo sarà un sicuro punto di riferimento per tutte la famiglie italiane”.

Per prendere contatto con il Centro, occorre sapere che:

  • la prima accoglienza sarà svolta all’interno del day hospital di Neuropsichiatria Infantile, al III piano del Gemelli (percorso giallo);
  • gli incontri successivi si svolgeranno sia nei locali della Neuropsichiatria Infantile, e sia in un ambiente dedicato presso il Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva degli Ipovedenti, al II piano (palazzina C, percorso rosso).

Le richieste di valutazione diagnostico-funzionale passeranno attraverso contatto telefonico o via e-mail:

Luoghi di questo tipo regalano speranza a noi tutti sul presente e sul futuro del nostro Paese. 

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