Affidamento alla mamma omosessuale

coppia omosessuale

E’ ancora grande il dibattito in merito alle coppie omosessuali nel nostro Paese, dove spesso sono i pregiudizi a tenere banco, eppure l’Italia, nonostante le critiche, stupisce i suoi cittadini.

E’ senza precedenti, la pronuncia della Cassazione civile in merito ad una questione di grande attualità.

Qual’è l’orientamento giuridico in Italia in merito alla genitorialità omosessuale? La Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione, con la sentenza 11 gennaio 2013, n. 601 ha decretato l’0bbligo di dimostrare il reale danno per lo sviluppo psico-fisico e l’integrità morale del minore affidato ad un nucleo familiare omosessuale.

Qual’era il caso sottoposto al giudizio della Suprema Corte? Il caso vedeva un minore affidato ad una famiglia composta da due donne omosessuali, sebbene lo stesso avesse un padre.

Il padre biologico, musulmano, conveniva in giudizio le donne ritenendo che la nuova famiglia dalle stesse costituita, non fosse idonea alla crescita del bambino. Il genitore accusava le due donne di non garantire un equilibrato sviluppo del bambino, in relazione ai diritti della famiglia di cui all’articolo 29 e 30 della Costituzione.

Secondo i giudici delle Corte di Cassazione il genitore ricorrente non poteva vedersi accolte le proprie istanze, poiché  nell’attuale contesto storico, non vi sono certezze scientifiche o dati di esperienza. I giudici ravvedevano infatti il solo mero pregiudizio, dal parte del genitore,che riteneva dannoso per l’equilibrato sviluppo del bambino, il fatto di vivere in una famiglia costituita da una coppia omosessuale.

Il padre non riusciva a dimostrare altro che un semplice pregiudizio, non provava in giudizio alcuna ripercussione sul piano educativo e della crescita del bambino.

Non potendo trovare alcun appoggio le doglianze del ricorrente, egli si vedeva respingere le proprie domande ed il minore infatti continuava a crescere con la madre accompagnata dalla compagna.

Essere omosessuali non è dunque una causa che possa ledere il diritto di un minore ad essere affidato al padre/madre, come sempre, l’interesse supremo del minore ha ottenuto la giusta tutela.

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