Un’app da un nome molto bello che aiuta i bambini autistici e quindi le loro famiglie a cominicare e vivere meglio, si tratta di Immaginario.
Già da mollti anni la comunicazione per immagini è un metodo risultato efficace per i bambini con evidenti problemi di comunicazione. La app Immaginario, realizzata da Finger Talks e ideata con la supervisione e la collaborazione scientifica di Parole tue, porta questo metodo su iPhone, iPod Touch e Ipad.
Un supporto utile in più che un adulto può utilizzare per aiutare i bambini autistici a capire un messaggio: per spiegargli cosa sta accadendo.
Il progetto è stato finanziato anche grazie al contributo di Giovanni Storti, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo.
Come funziona Immaginario?
Lo spiega l’attore stesso: “I bambini autistici si esprimono soprattutto attraverso le figure perché, come dicono gli esperti, risultano più facilmente comprensibili rispetto alle parole. Con questa applicazione è possibile disporre di tante immagini e costruirne anche delle nuove scattando fotografie con il telefonino. In questo modo si avrà materiale personalizzato per ogni bambino, che potrà progettare in anticipo quello che succederà durante la giornata in modo più facile e sereno”.
La comunicazione per immagini è già ampiamente utilizzata su supporti cartacei e Pc. L’utilizzo di smartphone e tablet ne aumenta ulteriormente le potenzialità perché permette di disporre velocemente, e nel momento in cui serve, di un ampio archivio di figure su un supporto che ha un forte appeal sui più giovani.
L’applicazione ha una grafica colorata studiata appositamente per la fruizione da parte dei bambini ed è strutturata in quattro sezioni che permettono un accesso intuitivo e veloce alle diverse funzionalità.
Il perchè sia importante l’ausilio di questa app lo spiegano le logopediste di “Parole tue” che hanno concorso alla nascita di Immaginario:
“In questi anni di lavoro con i bambini con disturbi nello spettro autistico, ci siamo rese conto di quanto il problema della comprensione sia centrale nella loro quotidianità: comprendere il programma della giornata, i passaggi per le autonomie, le regole sociali, le consegne quotidiane, la giustificazione degli imprevisti, la contrattazione di una richiesta (non adesso, dopo…), non è sempre possibile. Un linguaggio visivo ci permette, in molti casi, di fare anche ciò a cui solitamente rinunciamo ledendo i diritti alla comunicazione della persona: ottenere una risposta, partecipare, essere informato, ricevere informazioni, ricevere messaggi in modo comprensibile”.
E se un’app può aiutare in tutto questo è davvero la benvenuta!
Per saperne di più potete visitre il sito di Immaginario.