C’è la festa del papà, quella della mamma, quella dei nonni, il S. Valentino, il Natale per chi ci crede, la Befana, S. Silvestro, Halloween e direi che potrebbe bastare e avanzare. Non sono della stessa opinione gli americani. Ecco che dagli Stati Uniti, infatti, arriva una nuova moda: la festa dell’attesa, meglio detta: “Baby shower”
La festa dell’attesa è una ricorrenza americana che consiste nell’organizzare una festa ad hoc per la mamm, intorno al settimo mese di gravidanza e in quell’occasione portarle dei regali per il bebè e passare la giornata insieme a lei.
Il termine “shower” dall’inglese “doccia” è usato per indicare la vera e propria doccia di regali che viene fatta dagli invitati alla mamma del bimbo.
Ora, ben vengano i regali, figuriamoci, diciamo che una famiglia che affronta l’arrivo di un neonato si trova anche ad avere a che fare con una spesa economica di portata sostanziale, quindi ogni supporto è ovviamente apprezzatissimo.
E’ anche innegabile che a tutti fa piacere ricevere dei regali e stare al centro dell’affetto e dell’attenzione dei propri cari il più possibile, ma la domanda è: dobbiamo fare tutto come fanno gli americani? No, perchè in Europa la situazione è di crisi economica e, non per fare un commento di tipo moralista, ma questa “doccia di oggetti nuovi” secondo me andrebbe ripensata.
Già in altreoccasioni ci siamo concentrate sul risparmio, sia con un post sull’abbigliamento, sia con uno più generico sulle possibilità di risparmio per le famiglie che aspettano un neonato, non solo per il risparmio fine a se stesso, ma proprio per riflettere sul concetto di spreco.
Perchè lo spreco è davvero intollerabile oggi come oggi. Allora pensiamo al riuso.
Ben vengano i Baby Shower del riuso, una rielaborazione dell’americano Baby Shower, in cui non si buttano oggetti e vestiti ancora utilizzabili, ma si regalano al nascituro che arriverà al mondo a impatto zero!
Organizzate pure una festa con le persone a voi care e ponete come regola questa del riuso, sarà un modo per risparmiare e per passare un pomeriggio in serenità.
Allora, siete pronte alla prossima “doccia”?