“Chi vuole mia figlia?”: la storia vera di una famiglia adottiva (VIDEO)

“Chi vuole mia figlia?” il film drammatico basato su una storia vera.

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“Chi vuole mia figlia?”: la storia vera di una famiglia adottiva | VIDEO – Universomamma.it

Care unimamme, avete visto il film drammatico intitolato “Chi vuole mia figlia?“. Il film basato su una storia vera racconta il mercato nero dei bambini moldavi rapiti e poi venduti in America alle giovani coppie che non riuscivano ad avere figli. Che dire? Film bellissimo che vale la pena di vedere, al di là dei giudizi sulle reali capacità di recitazione dei personaggi.

La storia narrata è molto bella e profonda, ve la proponiamo in breve: la giovane coppia Amanda e il suo compagno John Lewis sono una coppia felicemente sposata che non riesce però ad avere un figlio. Dopo aver tentato vanamente ogni tipo di procedura, decidono di adottare una bambina dell’Europa dell’est tramite un’agenzia internazionale di adozione, e arriva quindi la piccola Eva. La felicità della coppia però non dura molto poiché Amanda scopre delle incongruenze nei documenti della piccola, in particolare sul test del DNA e sebbene il marito dimostri il proprio disappunto, per paura di perdere la piccola Eva, decide di rivolgersi alla polizia. Scoprono dunque che l’adozione non è regolare, che la piccola Eva è stata strappata dalla madre moldava mentre erano in un parco giochi in Moldavia

Non raccontiamo la fine del film, che però ha commosso chi l’ha vista, soprattutto le mamme che, come me, sono rimaste inchiodate 2 ore davanti alla televisione.

Nei titoli di coda in cui vengono spiegati gli attuali rapporti tra gli Stati Uniti e la Moldavia in merito alle adozioni internazionali: ad oggi le coppie americane sono sottoposte ad un rigido sistema per poter adottare un bambino moldavo, perché le restrizioni, in virtù dei traffici di bambini rapiti di cui parla il film, sono diventate fortunatamente più severe. Immaginare bambini/e strappati alle loro famiglie d’origine è angosciante, ma ci fa apprezzare maggiormente la fortuna di avere le nostre famiglie pur complicate e difficili che siano!

E voi unimamme, immaginavate che dietro alle adozioni ci potessero essere anche storie del genere?

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