Comincio a rispondere io: ni. Nel senso che qualche foto di mia figlia c’è sul mio profilo Facebook, ma non si vede mai in faccia. Questo perché non mi va di mettere la mia vita in piazza e se qualcuno vuole vedere Paola la può venire a trovare; oppure se abita lontano posso tranquillamente mandare una foto via mail.
In questi giorni circola la notizia che già dopo neanche un’ora dalla nascita i neonati finiscono sbattuti sui social network, facebook o twitter che sia. Secondo infatti una ricerca riportata online sull’Irish Examiner, un bambino neonato viene “sbattuto” sui social network che manco ha il tempo di emettere quasi il primo vagito (77% dei casi Facebook). Chi è l’autore del post? Le statistiche dicono che:
Ma la voglia di vivere in un reality continuo – far sapere quanto pesa il pupo, se hai capelli, i denti, quante volte fa la cacca e se dorme – fa si che ben il 64% dei genitori intervistati carica foto dei propri figli più volte a settimana,mente il 21% tre volte al mese. Appena il 6% degli intervistati non ha mai condiviso una foto della propria prole. Il motivo? Tenere aggiornati i parenti o amici lontani della crescita del bambino.
Io credo che invece ci sia altro: la voglia di sano protagonismo dei genitori, che, orgogliosi del miracolo di vita che hanno creato, vogliono far sapere a tutti i progressi del nano di turno, sottolineando con affetto quanto sia intelligente. Ovviamente questo non è un discorso legato a tutti: penso ad esempio al fenomeno delle mamme blog, alcune delle quali descrivono il proprio percorso genitoriale per lavoro, che scelgono consapevolmente di “condividere” i propri figli con il popolo della rete.
Certo, i guai non mancano: lo sapete che se postate una foto su Facebook, anche se cancellate il vostro profilo, questa resterà per sempre (!) negli archivi del social network? Lo sapete che non siamo più proprietari di ciò che condividiamo? Una foto dei nostri figli potrebbe essere in futuro usata per altri scopi, senza il nostro permesso: non parlo di cose illegali, ma magari potrebbe finire in un articolo o in una pubblicità che non desideriamo.
Pensiamoci quindi.
E voi, postate le foto dei vostri figli sui social network? Cosa ne pensate?
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