Una curiosa ricerca portata avanti dall‘Università di Oxford afferma che le donne stressate hanno più probabilità di avere figlie femmine.
Lo studio, durato sei mesi, si è svolto nel mondo seguente: sono state prese in esame 338 donne che stavano cercando di rimanere incinte. A loro è stato dato un diario su cui scrivere:
In aggiunta al diario, sono stati monitorati (mediante esami salivari settimanali) anche due indicatori di stress molto importanti:
Di queste 338 donne 130 sono rimaste incinte e hanno dato alla luce:
I risultati della ricerca, condotta da Cecilia Pyper del Dipartimento di Salute Pubblica di Oxford, lascerebbero propendere per una conferma della tesi iniziale, dal momento che le chances di avere un maschio erano del 75% in meno nelle donne che avevano alti livelli di cortisolo.
Per quanto riguarda invece l’alfa amilasi non sono stati riscontrati legami significativi tra il sesso e l’ormone in eccesso, ma è emerso che le donne con alti livelli di tali enzima hanno impiegato più tempo per rimanere incinte.
Stress e sesso del nascituro quindi sarebbero strettamente correlati. A confermarlo ci sarebbe anche uno studio danese.
Un team di ricercatori dell’Università di Aarhus in Danimarca ha infatti stabilito che è possibile che alti livelli di ormoni dello stress possono rendere più difficile l’impianto di embrioni maschili e quindi più facile, per le donne, abortire embrioni maschili.
Inoltre, nel 2008 un altro studio anglosassone aveva messo in relazione l’apporto calorico assunto dalle donne durante il concepimento con il colore del fiocco: le donne che assumevano cereali a colazione avevano maggiori probabilità di avere un maschio. Anche in questo caso però si devono attendere risultati più certi.
Il dottor Allan Pacey dell’Università di Sheffield invita però alla cautela: “i risultati non indicano che necessariamente lo stress sia la causa del sesso del nascituro. Forse lo stress misurato è un indicatore di altri aspetti determinanti nella vita delle donne, come l’alimentazione o fattori che hanno a che fare col rapporto di coppia“.
Pacey dichiara inoltre che “penso che sia importante che le coppie sappiano che non esiste un modo certo per influenzare il sesso del nascituro e che la natura ha una meravigliosa capacità di bilanciare tutto“.
Insomma unimamme, a tutte le coppie l’invito è quello di vivere l’attesa del sesso del vostro bebè come una delle più stupefacenti sorprese che la vita possa riservarci, ma senza stress!
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