Esiste l”orecchio bionico’? Si, e sembra essere miracoloso

Bambino con impianto cocleare

La medicina unita alla tecnologia fa di anno in  anno veri e propri passi da gigante, rendendo spesso possibile ciò che in passato era considerato irrealizzabile. A volte dispositivi medici all’avanguardia riescono a  rendere minime alcune disabilità, che altrimenti sarebbero ampiamente limitanti, già in età infantile.

E’ il caso dell’impianto cocleare, orecchio artificiale elettronico che ripristina la percezione uditiva nelle persone con sordità profonda. Questo impianto fornisce degli impulsi elettrici direttamente alle fibre del nervo acustico, bypassando le cellule dell’orecchio interno danneggiate; viene utilizzato quando le protesi uditive non ottengono il risultato sperato ed è composto da due parti:

  • la parte esterna, formata da un microfono-ricevitore posizionato dietro all’orecchio;
  • la parte interna, posizionata attraverso intervento chirurgico, composta di un ricevitore-stimolatore e da un sistema di elettrodi.

In seguito all’intervento chirurgico è necessario un ricovero della durata media di tre giorni, mentre nel mese successivo alla dimissione vengono effettuati ripetuti controlli della ferita chirurgica.

Solo 20 giorni dopo l’intervento l’impianto cocleare viene attivato gradualmente su tutti i canali: l’attivazione di questo dispositivo, unita ad una terapia uditiva seguita da un logopedista, da risultati ottimi, seppur con differenze da caso a caso; in linea di massima però, i pazienti impiantati potranno condurre un tipo di vita normale.

Potranno praticare sport evitando, se possibile, quelli che comportano scontri violenti e dovranno usare l’accortezza di rimuovere i componenti esterni, che non sono impermeabili, prima di entrare in acqua.

Ultimamente sono stati diffusi in rete dei video molto commmoventi, tra cui:

  • uno di un  bambino di 8 mesi, Jonathan, che in braccio alla propria mamma si sente chiamare e subito sorride;
  • uno di un il bambino di 2 anni, Cooper, della cui reazione vi innamorerete…

REYN-SCHADT piange dopo che sente grazie a un impianto cocleare

Diverse possono infatti essere le reazioni di bambini che, grazie a questo apparecchio, riescono a sentire i suoni per la prima volta:

  • c’è chi ride al suono della voce della mamma,come Jonathan e Cooper,
  • o chi, come Reyn Schadt, la bambina nella foto con la mamma, dopo essere stata in pieno silenzio per 14 mesi, piange spaventata dal ‘suono del mondo’ per poi prendere coscienza dei vantaggi della sua nuova condizione… 

In ogni caso, ben vengano tutte le reazioni! 🙂

Voi mamme, cosa ne pensate? Conoscevate questa soluzione?

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