L’acido folico è un valido aiuto per le donne in gravidanza. Vitamina idrosolubile del gruppo B, aiuta l’organismo a sintetizzare le molecole del Dna e quindi favorisce la costruzione e lo sviluppo di cellule, sostenendo il bimbo nelle fasi di formazione.
Un nuovo studio, condotto dall’istituto GfK Eurisko sulla popolazione femminile Italiana, consiglia però l’utilizzo di Acido Folico durante tutta l’età fertile, sin da quando la donna è sessualmente attiva.
Questa proposta nasce dal bisogno di contrastare i difetti del tubo neurale tra i nascituri. L’analisi, promossa da Effik e Italfarmaco, conferma la sempre crescente necessità di aumentare la diffusione di informazioni e favorire la prevenzione delle malformazioni neurologiche nei nascituri attraverso l’assunzione di acido folico.
Solo il 3% delle donne italiane utilizza o ha utilizzato l’acido folico in gravidanza.
400mcg per donna durante tutta l’età fertile, tanto basterebbe, secondo lo studio, per evitare l’insorgere delle malformazioni ed aiutare il bimbo grazie alle molteplici proprietà dell’acido folico:
“L’assunzione dell’acido folico nelle donne in età fertile – ha affermato Serena Battilomo, della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute – rappresenta un intervento di prevenzione primaria fondamentale per migliorare la salute della popolazione futura. Il Ministero della Salute già dal 2007 ha sostenuto un programma per l’implementazione di strategie utili a favorire la salute preconcezionale, con particolare riferimento all’assunzione ottimale di acido folico nelle donne in età fertile e nella popolazione in generale.”
“In Italia si verificano ogni anno poco meno di 600 casi di DTN (disturbi del tubo neurale) – ha aggiunto Pierpaolo Mastroiacovo, pediatra e direttore del Centro Collaborativo OMS International Centre on Birth Defects and Prematurity- E’ un dato molto elevato se si considera la “semplicità” della prevenzione: è sufficiente prescrivere alla donna nel periodo fertile 400mcg di acido folico al giorno per ridurre del 72% il rischio di difetti del tubo neurale. Anche altre malformazioni come cardiopatie e labbro leporino potrebbero essere prevenute. Inoltre alcuni studi suggeriscono anche una riduzione del rischio di prematurità, di basso peso neonatale, di autismo e di ritardo del linguaggio”.
A sostegno di questa proposta è intervenuta anche l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), che ha inserito l’acido folico a 400mcg, nell’elenco dei farmaci di classe A (totalmente rimborsabili).
“Una mela al giorno leva il medico di torno” dice un saggio detto popolare; una pillola di acido folico al giorno leva il medico di torno e aumenta le possibilità che il vostro bimbo siano sano e sereno, aggiungiamo noi!
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