Quando decidiamo di arredare la cameretta dei nostri figli,siano essi neonati o già grandicelli, dobbiamo ricordarci di rispettare le loro esigenze, prima di esplorazione e poi di autonomia, adeguandoci alle loro diverse fasi di sviluppo. Infatti è importante riuscire a creare un luogo in cui il bambino possa muoversi liberamente, senza troppe restrizioni, uno spazio privilegiato, rispetto al resto della casa, che favorisca la creatività e lo sviluppo emotivo, nel quale godere di momenti di rilassamento e di gioco e dove il bambino possa affermare la propria identità.
Ma quali sono gli aspetti di cui tenere conto per acquistare una cameretta a misura e a prova di bimbo?
Priscilla Sorbi, della Extro Arredo, negozio storico di Roma, ci dice da dove partire per non sbagliare e non ritrovarci, magari dopo poco tempo, a cambiare nuovamente l’arredamento.
Andando per ordine, i fattori da considerare sono:
Oggi vi parlaremo del primo aspetto, la sicurezza.
Che sia classica o moderna, bianca o colorata, piccola o grande, la prima regola da seguire quando si acquista una cameretta è verificare che l’azienda produttrice sia in regola con le normative europee riguardo gli standard di sicurezza dei mobili per bambini.
Proprio come per i giocattoli, infatti, anche per i mobili dei più piccoli, dobbiamo prestare attenzione ai materiali e scegliere sempre quelli naturali e anallergici e possibilmente con angoli smussati per evitare urti accidentali.
Non esitate dunque, in fase di acquisto, a chiedere al venditore di mostrarvi i vari marchi che attestano la conformità e la sicurezza dei materiali e dei prodotti che vi interessano.
Esistono contrassegni obbligatori come per esempio la marcatura CE, ma anche altri numerosissimi marchi di conformità volontari che attestano la qualità del mobile al di là di quanto eventualmente richiesto dalla legge. Vien da sé che più un’azienda è certificata più significa che ha investito sul prodotto.
Vediamo assieme cosa le attestazioni più importanti devono garantire:
Scegliere un’azienda certificata forse può incidere un po’sulla spesa finale, ma essere certi della qualità dei beni, soprattutto quando questi impattano direttamente sulla salute e sulla sicurezza del bambino, non vale di più?
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