Un figlio scrive ai genitori: “non datemi tutto”

Mamma che abbraccia il figlio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ci domandiamo spesso come dobbiamo comportarci con i figli, man mano che crescono, e non sempre abbiamo le risposte.

Certo siamo coscienti di avere l’onere e l’onore di “formarli”, di farli crescere insegnando loro il rispetto del prossimo, del mondo e di se stessi.

Facile a dirsi, ma non a farsi e i ritmi della vita quotidiana non aiutano: ci catturano e ci fanno perdere di vista le cose importanti.

Allora a volte serve fermarsi, respirare e rifocalizzare. Ecco che questa lettera, trovata sul web, può servire a questo, a rifocalizzare sui figli!

Lettera di un figlio ai genitori

Non datemi tutto quello che vi chiedo.

A volte chiedo solo per riscontrare quanto posso prendere.

Non sgridatemi: vi rispetto meno quando lo fate ed insegnate a gridare anche a me.

Non vorrei imparare a farlo.

Mantenete le promesse, belle o brutte.

Se promettete un premio, datemelo, e comportatevi così anche con le punizioni.

 Non mi paragonate mai a nessuno, specialmente a mio fratello o sorella;

se mi fate apparire migliore o peggiore di altri sarò io a soffrire.

Non cambiate parere così spesso su ciò che devo fare;

siate determinati a mantenere la vostra decisione.

Permettetemi di crescere fidandovi delle mie capacità.

Se voi fate tutto al posto mio io non potrò imparare mai.

Non dite bugie in mia presenza e non mi piace che voi mi chiediate di dirle al vostro posto, neanche per darvi una mano.

Questo mi fa sentire male e perdere la fiducia in tutto ciò che mi dite.

 Quando sbagliate ammettetelo.

Questo aumenterà la mia stima per voi, mi insegnerete così ad ammettere i miei sbagli.

Trattatemi con la stessa affabilità e spontaneità che avete verso i vostri amici;

essere parenti non vuol dire essere amici.

Non mi chiedete di fare una cosa che invece voi non fate, anche se non lo dite;

non farò mai ciò che voi dite, ma non fate.

Quando voglio condividere una mia preoccupazione con voi, non ditemi:”Non abbiamo tempo per stupidaggini” oppure: “Cose da ragazzi”;

Cercate di capirmi e di aiutarmi.

 Vogliatemi bene e ditemelo.

A me piace sentirmelo dire, anche se voi credete che non sia necessario dirmelo.

 Abbracciatemi, ho bisogno di sentire il vostro amore, la vostra compagnia e la vostra amicizia in ogni momento.

Insomma unimamme, quale passaggio vi ha colpito di piu’?

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