Chi di voi non ha mai desiderato una vita più serena:
- maggiori spazi per dedicarsi ai propri hobby,
- più tempo libero
- e, ovviamente, qualche ora in più per stare con chi si ama, in primo luogo ai figli.
Ci convinciamo che passiamo 3\4 della nostra giornata a lavoro per garantir loro una vita migliore, maggiori opportunità per il futuro e quegli agi che il più delle volte noi abbiamo potuto solo sognare.
Ma sarà giusto così?
Tante ore di lavoro portano davvero a simili risultati?
A quanto pare no.
I dati più recenti raccontano infatti una storia diversa: quelli raccolti dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ci informano infatti che i lavori più produttivi richiedono meno ore di impegno, a tal punto che nei Paesi maggiormente sviluppati si trascorrono in ufficio meno ore rispetto al vicino 1990.
Altre ricerche ci illustrano poi come i lavori meglio pagati non sono sempre quelli più impegnativi e monopolizzanti, a tal punto che si è arrivati a concludere come lavorare meno porti il più delle volte a lavorare meglio:
- la concentrazione è più costante,
- la salute meglio preservata
- e con gli anni si raggiungono risultati d’eccellenza.
Da sfatare infine anche il mito che ci guadagna di più è portato a impegnarsi meno: compensi maggiori infatti implicano spesso anche la scelta di consumi blasonati e che dunque richiedono anche fondi sempre più cospiqui,senza contare poi che chi guadagna di più solitamente spende anche più velocemente e con maggior voracità.
Tutte queste ore sottratte agli hobby e ai figli valgono dunque davvero la pena? Forse non tanto quanto siamo solite pensare.
Che ne dite? Convinte?