Ha inventato un metodo relativamente semplice la Ong Terre Des Hommes per portare l’attenzione sul tema sempre scottante della pedofilia e prostituzione online: si chiama Sweetie, dolcezza, e non è altro che una bambina virtuale progettata per adescare pedofili online.
Sweetie è filippina, nazionalità scelta non a caso, e in due mesi dalla sua ‘messa online’ è stata contattata da qualcosa come 20mila ‘predatori’ che le hanno chiesto di lasciarsi andare ad atti sessuali via webcam; 1000 di queste persone sono state identificate durante le conversazioni, i cui video sono stati consegnati all’Interpol.
Un esperimento quello della Ong olandese, che stimola riflessioni profonde su dati sconcertanti; già, perchè l’organizzazione per i diritti umani ha immediatamente lanciato l’allarme per il dilagare di questa nuova forma di sfruttamento minorile ancora poco conosciuta ma insidiosissima, chiamata WCST, Webcam Child Sex Tourism, cioè Turismo sessuale via Webcam.
Questo fenomeno si ha quando gli adulti pagano per
- dirigere
- vedere
bambini di altri Paesi in riprese video dal vivo nelle quali compiono atti sessuali davanti a una webcam.
Di solito i bambini appartengono a Paesi molto poveri e spesso sono gli stessi genitori a costringerli a prostituirsi online, motivo per cui è molto difficile procedere contro i predatori; nonostante infatti la legislazione internazionale e la maggior parte delle legislazioni nazionali vietino il WCST, leggiamo su Repubblica.it come solo 6 pedofili online siano stati finora messi in prigione per questo crimine.
‘Non è un problema di mancanza di leggi’, spiega Hans Guyt, responsabile della campagna di Terre des Hommes Olanda. ‘Le Nazioni Unite hanno stilato delle norme che rendono illegale questo tipo di violenza sui bambini quasi in ogni parte del mondo. Ma il problema maggiore è che la polizia non intraprende azioni finché le vittime non sporgono denuncia. Com’è ovvio, i bambini non riescono quasi mai a denunciare questo tipo di crimini, perché di solito provengono da famiglie molto povere e vengono costretti dagli adulti a prostituirsi online. A volte dovrebbero testimoniare contro la loro stessa famiglia, cosa quasi impossibile’.
In questo breve documentario realizzato da TDH, potete vedere la storia di Sweetie, bambina virtuale adescata da migliaia di pedofili online.