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Scuola

10 cose vere del primo anno dell’essere genitori

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Valentina Colmi

Proprio come dicono le vignette di Grant Snider, quando si diventa genitori cambia  la vita. Non importa quanto uno sia preparato, quanti libri ha letto durante la gravidanza, quanto pensa di sapere ciò che c’è da sapere. Quando il bambino nasce, la quasi totalità delle volte, non c’entra niente con quello che aveva letto e che credeva di conoscere.

Diventare genitori: 10 cose che non potete ignorare

Karyn Thurson è una blogger dellHuffington Post e ha scritto un articolo molto interessante sulle 10 cose che si devono sapere del primo anno di vita del bambino. Sì, perché quando si è incinte, complici gli ormoni, ci si immagina sempre il dopo come qualcosa di meraviglioso e di idilliaco: della fatica, della mancanza di sonno, della cacca, degli orari stravolti non si parla mai.

Volete sapere allora quali sono le dieci cose da sapere per sopravvivere ai primi 12 mesi di vostro figlio? Eccole.

  • Assaporerai il fatto di diventare un genitore diverso ogni giorno. Quando si dice che i bambini crescono a vista d’occhio non è soltanto una frase fatta, ma la pura verità. E’ sorprendente come cambino ogni giorno, se non addirittura nella stessa giornata. La loro velocità di evolversi è meglio di quella di un Pokemon: sono in grado di fare cose che due ore prima erano impensabili. Per questo i genitori devono adattarsi ad essere delle persone in continua evoluzione.
  • Il corpo dopo il parto è molle e floscio. E allora? Non bisogna per forza recuperare la forma nel giro di una settimana. Siamo umane, non Belen. Perciò ascoltate solo le persone che vi vogliono bene e che vi dicono che siete meravigliose; mangiate buon cibo, fate una passeggiata quando state bene.
  • Il tuo bambino non è come gli altri bambini. Lui è unico. Non devi confrontarlo o fare paragoni, né servirti delle regole scritte sui libri per far vivere serenamente la tua famiglia. Se le parole degli esperti non fanno per voi, lasciale perdere. Quello che conta è come vivi tu e il tuo bambino. Comincia a posare i libri e a conoscerlo: cosa lo fa ridere? Cosa lo fa addormentare? Quel suono assomigliava a fame? Insomma vivi di più e leggi di meno.
  • Bisogna dire basta alle persone che dicono che crescere un figlio sia semplice. No, non lo è affatto. Chi dice che tutte le sofferenze del parto e dei mesi successivi sono svanite quando guarda negli occhi il suo bambino sta mentendo. Perché avere un figlio è la cosa più difficile e al tempo stesso stupenda che possa capitare. Si chiama miracolo. Purtroppo viviamo in una società dove il dolore e la fatica non si accettano, in cui quando qualcosa comincia a farsi più ostico allora è meglio lasciar perdere. La sofferenza è crescita, non dimentichiamolo.
  • La cacca. E’ inutile il primo anno non si parla d’altro. Se ne fa, quanta ne fa, di che consistenza è, se il colore è cambiato. La cacca diventerà il vostro argomento di conversazione esattamente come il gol di Balotelli o chi ha vinto l’Oscar.
  • Prima imparerai a comprendere come accettare aiuti non richiesti, più in fretta passerà quest’anno. Si, perché quando avete un bambino, tutti improvvisamente si sentono dei puericultori. Vi dicono cosa hanno fatto loro ai loro tempi, vi suggeriscono soluzioni per qualsiasi tipo di problema possa avere il “nano” e persino chi non ha figli si sente in diritto di dirvi la propria. Ecco, in questo periodo dovete imparare a diventare mooolto zen.
  • Comincia a fare stretching, perché devi diventare flessibile. Questo sia in senso letterale, sia in senso figurato. Letterale quando sei nel lettone e il bambino dorme tra te e tuo marito. Spesso la sua posizione preferita è quella a stella: braccia e gambe completamente aperte e sopratutto nessun cenno a cambiarla. Così tu e il tuo compagno vi ritrovate in bilico su un cm rischiando di rompervi l’osso del collo. In senso figurato perché ora non ci sei più solo tu: ti capiterà di fare programmi e di doverli rimandare. Magari per un po’ non andrai alle feste. Ma essere genitori è anche questo.
  • Quello di cui ha bisogno un bambino è un “paese“. Un paese fatto di persone che gli vogliono bene e che vogliono bene a te, quando sei troppo stanca per essere una persona normale, ma che non te lo fanno pesare e anzi ti tirano su il morale.
  • Sosteniamoci a vicenda. Cerchiamo di non guardare solo a quanto è adorabile il nostro bambino; tendiamo una mano anche agli altri genitori e celebriamo le loro vittorie. Non è poi così difficile.
  • Il successo si trova nella volontà di crescere. Quando tuo figlio avrà compiuto un anno, avrai comunque molte cose ancora da imparare. Apprendi dai tuoi errori. Sii umile e sii aperto. Quando sai di più diventi un genitori migliore. Cerca di essere oggi un genitore migliore di ieri. La vita non è un concorso o un gioco: è semplicemente una meravigliosa vita. E ama quella meravigliosa vita che è il tuo bambino.

…E poi, divertiti!

Cosa ne pensate unimamme? Siete d’accordo con queste cose che avreste dovuto sapere?

Noi vi lasciamo con ulteriori consigli sulla nanna dei bimbi nel primo anno di età.

Valentina Colmi

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