A volte i sogni possono diventare realtà, come quello di Miles Scott di diventare Batman per un giorno.
L’Associazione americana Make a Wish che realizza i desideri dei bambini come il piccolo Miles, affetti da gravi malattie, questa volta ha compiuto veramente un miracolo trasformando la città di San Francisco in Gotham City.
Il piccolo ha sfrecciato sulle strade di questa città addobbata a festa, su una bat-mobile preparata per l’occasione, sfoggiato un costume che lo ha fatto somigliare alla fotocopia ridotta del suo eroe preferito.
Il bambino infatti è stato impegnato nello sventare il rapimento di una donzella in pericolo e a salvare Lou Seal, il pupazzo mascotte di San Francisco dalle grinfie degli storici nemici di Batman: Joker e il Pinguino.
Allestire un simile evento non è stato uno scherzo, ma la cittadinanza ha risposto all’appello con grande entusiasmo. Inizialmente si pensava a un centinaio di comparse, in breve diventate 12 mila. Il capo della polizia Greg Suhr, nelle vesti del Commissario Gordon, ha aiutato il “bat-kid”a risolvere i crimini.
La vicenda ha avuto una risonanza così elevata che persino il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è espresso a proposito incitando Miles a salvare Gotham City.
“In passato Make a Wish ha esaudito il sogno di altri bambini, ma mai niente di queste proporzioni” ha dichiarato Patricia Wilson, una dei responsabili della zona.
Catturati i cattivi, con il riconoscimento di polizia ed F.B.I. al bimbo sono state affidate le chiavi della città a forma di cioccolato.
Presso la Union Square è stato addirittura organizzato un flash mob musicale sulla canzone Don’t stop Believin dei Journey.
Su Twitter in molti hanno chiesto al Batkid di salvare San Francisco dall’aumento degli affitti o di migliorare la legge riguardante la salute pubblica.
Non tutti però la pensano allo stesso modo a proposito di questa faccenda. C’è anche chi, giustamente, sottolinea che forse si è focalizzata troppa attenzione verso un solo bambino, mentre ce ne sono moltissimi che ancora soffrono e che magari avrebbero potuto usufruire dei soldi spesi per Miles.
La storia di Miles, purtroppo non ha solo un risvolto positivo, da quanto aveva 20 mesi gli è stata diagnosticata un’acuta forma di leucemia, che ora per fortuna è in remissione.
E voi come la pensate? Non trovate che si tratti di una storia commovente?
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