Come mai?
Ho paura a darle del cibo che non sia quello prescritto dalla pediatra. So che è piccola e che imparerà con il tempo, ma più che altro sono indecisa se farle assaggiare o meno qualcosa di diverso. Prima di diventare mamma pensavo che le avrei fatto assaggiare tutto senza problemi e invece ora sapendo di allergie oppure di eventi catastrofici me ne guardo bene. Può soffocare per una briciola di pane? E’ altamente improbabile, ma nella mia mente di madre malata può accadere.
Per questo l’articolo di Cassandra Jardine sul Telegraph mi ha un po’ rincuorato. Nel senso che forse posso essere meno terrorizzata dal fatto di dare alla bambina non le semplici pappe, ma anche del cibo vero. Cassandra ha raccontato di quando la figlia di 7 mesi di una coppia di conoscenti ha afferrato, mentre era in braccio a lei, un pezzo di pane e se lo è messo in bocca. I genitori, impietriti, se la sono ripresa dicendo: “Non le abbiamo ancora dato dei cibi solidi”.
Ecco, l’autrice dell’articolo sostiene che sia in qualche modo sbagliato privare i bambini dell’esperienza di gustare il cibo che appunto non sia il brodo vegetale e poco altro. Questo perché afferrare del cibo stimola la coordinazione e masticare serve a stimolare i muscoli del linguaggio.
L’articolo cita il caso di Annabelle Karmel, una musicista madre di tre figli che ha elaborato un suo menù, che ad oggi viene proposto in tantissimi posti dedicati ai bambini, come Legoland e SeaWorld.
Karmel – che ha scritto ad oggi moltissimi libri sull’alimentazione – ha incominciato ad interessarsi di nutrizione infantile quando la sua prima figlia è morta per un’encefalite; il suo secondo figlio era molto schizzinoso con il cibo e lei era preoccupata che fosse abbastanza forte nell’eventualità che potesse ammalarsi. Sostiene che non sia corretto sottoporre i bambini più piccoli ad una dieta ristretta senza carne, pesce, uova, formaggio e frutta a guscio. Questo per paura di allergie (ad esempio l’uovo si introduce nella dieta dopo i 18 mesi). “Se dai ad un bambino un piccolo assaggio di un cibo come il burro d’arachidi prima del primo anno di vita, ha meno probabilità di sviluppare allergie. Non ucciderete un bambino dandogli un cibo troppo presto”.
Via libera alla sperimentazione quindi?
Consultatevi con il vostro pediatra e se è d’accordo, perché no?
E voi unimamme come vi siete regolate per il cibo dei vostri bambini?
Noi vi lasciamo con un articolo sull‘alimento preferito dai piccoli.
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