Eccoci con una nuova striscia ideata da Gavin Aung Than, in arte ZenPencil, sempre attento a scegliere temi che stimolino la riflessione su argomenti profondi e attuali.
La vignetta di oggi si ispira alle parole di Bill Watterson, creatore del famoso fumetto Calvin e Hobbes e vero e proprio modello di vita per il nostro Zen Pencil. Watterson infatti passò gran parte della sua carriera nel provare a cambiare l’atteggiamento della gente nei confronti dei fumetti, secondo lui sottostimati, e nel lottare contro le tante cose che egli sentiva li avrebbero impoveriti.
Il fantasioso disegnatore si rifiutò sempre, nonostante le pressioni, di realizzare del merchandise delle sue creazioni poiché, secondo lui, tazze, adesivi e magliette avrebbero tolto valore ai personaggi e alla loro personalità.
Il testo della vignetta è tratto dal celebre discorso che Watterson tenne nel 1990 al Kenyon College, da lui frequentato in gioventù, dove era stato invitato per la consegna dei diplomi nel 1990.
‘Creare una vita che rifletta i vostri valori e soddisfi le vostre anime è un risultato raro. In una cultura che promuove senza sosta l’avarizia e l’eccesso come esempi positivi, una persona felice di fare il suo lavoro è generalmente considerata eccentrica, se non sovversiva.’
‘L’ambizione è compresa solo se serve ad arrivare sulla cima di una immaginaria scala di successo. Chi decide di dedicarsi ad un lavoro meno impegnativo perché gli consente di avere altri interessi ed attività, è considerato inaffidabile. Una persona che abbandona la sua carriera per stare a casa e crescere i figli è tacciata di non essere in grado di esprimere il suo potenziale, come se un titolo di lavoro e lo stipendio fossero le uniche unità di misura del valore umano.’
‘Vi verrà detto in centinaia di modi, alcuni sottili altri meno, di continuare a scalare, e non accontentarvi mai di dove vi trovate, di chi siete, e di quello che state facendo. Ci sono milioni di modi per vendersi, e vi garantisco che sentirete parlare di ognuno di essi.’
‘Inventare il significato della propria vita non è facile, ma è ancora permesso, e credo che alla fine sarete più felici, grazie alle difficoltà che avrete incontrato.’
Insomma un bel messaggio, per tutti: giovani e meno giovani! Non siete d’accordo?
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