Recentemente ho saputo di un paio di separazioni: una coppia che ha frequentato il corso prematrimoniale con noi si è separata a meno di un anno dalle nozze e anche un’amica mi ha confessato che lei e suo marito stanno lasciandosi. Per fortuna, in entrambi i casi, alla fine dolorosa di un matrimonio non si aggiunge la sofferenza dei figli. Meglio così. Non fraintendetemi, per carità: non sono una di quelle che è contro la separazione a priori. Ci devono però essere dei motivi estremamente gravi per sciogliere un matrimonio: ad esempio se lui ti picchia o ti tradisce. Quando si giura, è per sempre, almeno io la vedo così: nella buona e nella cattiva sorte, tutti i giorni della vita.
Mi pare invece che nel mondo dello spettacolo il lasciarsi e il prendersi non sia mai stato un particolare problema. Certo, quando il vip di turno viene intervistato mai una volta che dica: “penso che i miei figli non siano felici di questa situazione”, ma elogiano quanto sia rimasto amico dell’ex e il modo in cui la nuova compagna o compagno siano i migliori amici dei bambini. Io penso che ci siano molte falsità dietro tutte queste dichiarazioni, ma non scopro certo l’invenzione del secolo.
Spesso quando un matrimonio finisce sono i padri a farne le spese; è ormai cosa risaputa che molti papà sono costretti a vivere in semi povertà per pagare gli alimenti e il mantenimento. Quasi sempre perdono anche la casa, che rimane all’ex moglie, e magari vivono in pensionati o in casa con i genitori anziani se non possono permettersi un affitto. E’ proprio di questi giorni la notizia che un gruppo americano Fathers4Justice sta lanciando una campagna, giudicata dalle star coinvolte diffamatoria, a favore degli ex consorti di alcune attrici famose, da Kim Basinger a Kate Winslet a Katie Holmes.
L’accusa, con tanto di manifesti pubblicitari, è quella di non permettere ai padri dei figli nati da queste relazioni di passare il Natale e le Feste con loro. Ad esempio il messaggio “dedicato” a Katie Holmes è: “Credi nell’essere equalmente genitori o nell’amore equo?”.
Ora, io non so se queste donne famose siano davvero da condannare. Forse appunto, vivendo a Hollywood, mentono per vivere, visto che fanno le attrici, ma da mamma, ritengo che sia ugualmente doloroso sapere che i tuoi figli vivono in una specie di circo, mediatico e non, che li coinvolge fin da piccoli. Non mi stupirei che Suri Cruise, la figlia della Holmes e di Tom Cruise, prima o poi non si dipinga i capelli di rosa e andasse in giro con delle magliette con la scritta: “F*ck the system”.
Bisogna vedere caso per caso, ma a volte, anche per storie che ho sentito, ritengo che i padri siano migliori delle madri e che forse i giudici dovrebbero, appunto, valutare le persone, che tipo di genitori siano. Perché va bene che “la mamma è sempre la mamma”, ma forse non sempre è così.
E voi unimamme? Che cosa ne pensate?
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