Allattare è un momento unico per la mamma ed il bimbo. Vedere gli occhioni innamorati e sereni del nostro piccolo mentre si nutre ci fa sentire padrone del mondo, ci fa sentire le donne più fortunate nell’intero universo. E se questo rituale d’amore non fosse solo questione di “alimentazione”, ma fosse anche molto importante per la salute della mamma?
Allattamento e cancro al seno: i risultati di una ricerca
Secondo uno studio condotto da alcuni ricercatori di Harvard, guidati dalla Dott.ssa Melissa Bartick, allattare aiuta nella prevenzione del cancro al seno.
La ricerca, pubblicata sulla rivista “Obstetrics & Gynecology”, suggerisce che se le mamme allattassero i propri bimbi per almeno un anno, teoricamente si potrebbero evitare, all’anno:
- 5000 casi di tumore al seno
- 54000 casi di ipertensione
- quasi 14000 casi di infarto.
Queste stime sono ipotetiche, poichè non si basano su casi reali, ma sono state create attraverso lo studio di un sofisticato modello statistico.
La ricerca ha mirato a comparare le attuali stime di allattamento negli Stati Uniti con le stime ideali, attraverso la simulazione della vita (dai 15 ai 70 anni) di oltre 2 milioni di donne.
Attualmente negli Stati Uniti solo il 25 % delle donne allatta per i 12 mesi raccomandati.
“Sappiamo che il 60% delle donne non riesce ad allattare nemmeno per tre, quattro o sei mesi – ha affermato la Dott.ssa Bartick – Dobbiamo fare di più per supportare le donne ed aiutarle ad allattare più a lungo. Ci sono centinaia di casi di malattia e morte che possono essere prevenuti“.
- la durata dell’allattamento
- il numero di poppate
- la frequenza di cinque malattie pre-stabilite:
- cancro al seno
- cancro ovarico perimenopausale
- ipertensione
- infarto
- diabete di tipo 2
La Dott.ssa Bartick ha dichiarato che è impossibile sapere con certezza se sia l’allattamento a causare una minore possibilità di contrarre tali malattie o se sia il fatto che le donne che allattano conducono una vita più sana ed hanno abitudini più corrette.
Ulteriori accertamenti della W.K. Kellogg Foundation sembrano mostrare che vi sia effettivamente un legame causale tra l’allattamento e la minore possibilità di contrarre queste patologie.
Secondo la Dott.ssa Kathleen Marinelli, neonatologa e Presidentessa dello U.S. Breastfeeding Committee, questo studio rappresenta “un’ elegante panoramica matematico-statistica sui costi della salute delle donne e sugli effetti di una società che non allatta correttamente negli Stati Uniti“.
“Ciò che è realmente importante – ha concluso la Dottoressa Marinelli – non sono i numeri che questo studio ha mostrato, ma il fatto che ci dica che il costo, di non garantire un supporto concreto alle donne che vogliono allattare i propri bambini, è astronomico a causa degli effetti benefici che tale rito potrebbe avere sulla salute delle donne. Questi dati ci mostrano che l’allattamento non è una scelta di vita, ma un imperativo per la salute pubblica“.
Che si creda ai dati dimostrati dallo studio o meno, che si sia interessati al risparmio sanitario nazionale o meno, ciò che lo studio pare mostrare è che un rituale d’amore che tanto ci piace potrebbe anche essere benefico ed utile per la prevenzione… una notizia che siamo certi renderà felici mamme e bambini!