E’ al centro delle cronache da giorni, Caterina Simonsen, 25 anni affetta da una rara malattia che sta riuscendo ad affrontare grazie a un farmaco sperimentato sugli animali.
La giovane era stata infatti insultata letteralmente “a morte” nei giorni scorsi e aveva ricevuto svariate offese proprio perchè aveva dichiarato di essere sopravvissuta grazie ai test medici sugli animali con una foto su Facebook con la scritta: “Io, Caterina S. ho 25 anni grazie alla vera ricerca, che include la sperimentazione animale. Senza la ricerca sarei morta a 9 anni. Mi avete regalato un futuro”.
Oggi, come si legge sul suo profilo Facebook la giovane ha invitato tutti a ragionare: “Grazie a chi mi sta difendendo. Anche se più che difese io preferisco le persone razionali che discutono, che si informano e si confrontano contro chi ha pareri opposti razionalmente, poi ben vengano le persone che sostengono quello che sostengo io, ancora di più in questo momento dove non riesco ad essere molto presente. Mai offendere, mai augurare brutte cose, riflettere prima di scrivere, verificare l’attendibilità delle fonti ecc… Volevo sottolineare che io in primis mi auguro al più presto che ci siano modelli che sostituisco un toto la SA, che però OGGI sono solo prototipi.… E sicuramente 25 anni fa non esistevano neanche… Senza voler creare ulteriore polemica, vi invito tutti alla ragione e a non prendere posizione, che possa essere pro così come contro la sperimentazione animale (usiamo i termini giusti, fa parte dell’informazione, la vivisezione, termine che piace tanto, è illegale) per partito preso senza esservi informati prima“.
La sperimentazione animale infatti, se sfruttata nel modo giusto e non per meri esperimenti cosmetici o quant’altro, è a oggi una via indispensabile per permettere alla medicina di progredire nel lungo cammino verso la cura di tante malattie rare e senza cure efficaci. Gli stessi iscritti all’associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, hanno dichiarato che faranno denuncia alla polizia postale contro chi ha minacciato di morte la giovane Caterina.
In situazioni di malattia grave come questa (Caterina è affetta da ben quattro malattie genetiche rare) che colpiscono giovani o meno giovani, ma in questo caso una ragazza nel fiore della gioventù è sempre molto difficile capire la linea di confine sottile tra ciò che è giusto o sbagliato fare soprattutto in tema di sperimentazione e test sugli animali. I commenti piovuti sulla bacheca di Caterina sono molto accesi e non tengono minimamente conto di un fattore fondamentale al giorno d’oggi: l’empatia. Il semplice “immedesimarsi nei panni dell’altro”, in questo caso di una ragazza che, per altro studia veterinaria, e rischia la vita, potrebbe far cambiare il parere di molti.
La delicatezza e la calma con cui la ragazza ha affrontato la situazione, senza trascendere in insulti o violenza verbale, deve essere di grande insegnamento a tutti: i pareri diversi e le opinioni contrastanti sono alla base della crescita di ogni individuo e possono aiutare anche la scienza, ma in casi estremi come quello di Caterina bisogna avere molta cura prima di dare giudizi affrettati: questa ragazza potrebbe essere la figlia, la nipote o la sorella di chiunque. Bisogna dare una chance alla scienza e alla medicina di poter progredire anche, a volte, tramite vie non del tutto convenzionali.
E voi che ne pensate? State con Caterina?
Ecco il video con la quale la ragazza ha risposto a chi l’ha duramente offesa, nonchè a chi le ha augurato la morte: