Per questo Unicef, l’Agenzia Onu per i Rifugiati, Save the Children e World Vision hanno lanciato un appello a
affinché diventino campioni per i piccoli siriani con l’iniziativa No Lost Generation.
Il direttore dell’UNICEF, Anthony Lake, dichiara: “mentre il conflitto vede un altro amaro anniversario, non possiamo stare fermi e guardare una generazione scomparire di fronte a noi”.
Per salvaguardare il futuro dei bambini siriani si è attivata anche una campagna per coinvolgere l’opinione pubblica che su Twitter ha l’hashtag #childrenofsyria.
Il direttore dell’Unicef sottolinea la necessità morale di intervenire a favore di una generazione che altrimenti andrebbe persa.
“Se adesso falliamo nei confronti di questi bambini, un’intera regione perderà una generazione di potenziali leader, insegnanti, tecnici, medici e, soprattutto, futuri uomini di pace, dai quali dipenderà la speranza di una società stabile, sana e forte”.
Ormai da tre anni i bambini siriani vivono il dramma della guerra:
Molti sono fuggiti in Libano, Giordania, Turchia, Egitto ed Iraq.
Come verrà dunque impiegato, nello specifico, quel miliardo di dollari invocato dalle organizzazioni di soccorso all’infanzia?
Nel nostro piccolo invece cosa possiamo fare per dare una mano a questi bambini?
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