Che sia via etere o via telefonino, il bullismo è un fenomeno in continua ascesa ed è più diffuso di quanto si pensi. Moltissimi sono i disturbi psicologici manifestati dai nostri ragazzi negli ultimi anni, moltissimi i tentativi (purtroppo qualche volta andati a buon fine) di suicidio tra gli adolescenti a causa dell’emarginazione e delle prese in giro.
E’ facile “appiccicare etichette” addosso alle persone, soprattutto se queste sono esseri ancora in formazione e non sufficientemente forti per rispondere con fermezza alle offese e ribellarsi alle derisioni ed alle minacce. In loro soccorso arriva la prima bozza del Codice di autoregolamentazione, un documento che mira a scrivere la parola “fine” al bullismo e a tutelare i ragazzi, permettendo loro di continuare a navigare in internet ed utilizzare i social network in sicurezza e tranquillità.
I dati raccolti da Telefono Azzurro ed Eurispes mostrano che tra il 2011 ed il 2012 almeno 1 adolescente su 4 ha trovato o ricevuto su internet calunnie e foto imbarazzanti che lo vedevano protagonista.
Il Codice di autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo è attualmente elaborato da un team del Ministero dello Sviluppo Economico, guidato da Antonio Catricalà. Il viceministro coordina istituzioni, associazioni ed operatori telematici (quali Google e Microsoft) al fine di far “corpo comune” contro il bullismo, migliorando social network e siti in modo da
Il documento è attualmente consultabile in bozza (per leggerlo clicca qui) e fino al 24 febbraio 2014 è possibile inviare le proprie opinioni ed i propri suggerimenti in merito, all’indirizzo antonio.amendola@mise.gov.it
Finalmente un’iniziativa che mira a fare qualcosa di “concreto” contro il bullismo. In questi tempi di “politica parlata” fa piacere vedere che ci sono ancora progetti a misura di cittadino!
E voi, avreste proposte da fare? Che aspettate, scrivetele!
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