Care unimamme in ansia per il futuro dei vostri figli, forse starete seguendo con apprensione le ultime cronache che segnalano come nel Belpaese la disoccupazione giovanile sia arrivata a livelli elevatissimi.
Il rapporto McKinsey, stilato su otto Paesi europei, per il quale sono stati intervistati
e presentato da poco a Bruxelles indica che:
Il problema, chiaramente, non riguarda solo l’Italia ma gran parte dell’Eurora. La stessa cosa infatti affermano:
Il rapporto, come intuirete è drammatico:
Le statistiche parlano in modo chiaro ma pare che datori di lavoro ed educatori non riescano a intendersi:
Per quanto riguarda la relazione tra datori di lavoro e scuole emerge che:
In teoria la soluzione sarebbe semplice, ovvero incoraggiare gli educatori a insegnare ai ragazzi quanto da loro poi richiesto nel mondo del lavoro.
Le problematiche però sono molteplici, e sono legate alle competenze:
Il sogno nel cassetto della classe imprenditoriale italiana è la competenza, ovvero l’esperienza pratica, competenza però che un giovane appena uscito da scuola non può scrivere nel cv.
Mentre il lavoro più ambito dei ragazzi italiani è creatore di siti web, secondo il 61% degli intervistati.
E per quanto riguarda i mitici stage che in teoria dovevano aprire le porte all’inserimento di nuove leve?
I dati al riguardo dicono che a trovare lavoro dopo uno stage sono:
Perchè?
Qual è la soluzione al male di questi anni?
Voi unimamme avete qualche proposta da condividere con noi? Anche i vostri figli stanno vivendo la stessa situazione?
Parlatene con noi.
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