Uno dei temi sempre più discussi dalle mamme riguarda lo svezzamento, ovvero il momento in cui si passa da un’alimentazione solamente a base di latte ad una contenente altri alimenti. Tante sono le domande che ci si pone:
- in che momento iniziarlo?
- come?
- qual è l’ordine degli alimenti da inserire?
- cosa bisogna fare con il latte materno?
Svezzamento: come procedere
In un’intervista, il professor Nicola Principi, Professore di Pediatria del Dipartimento di Scienze Materno Infantili di Milano, ha fornito tutte le informazioni riguardo questo particolare momento nella vita dei bambini e dei genitori.
Egli dice che dai 7-8 mesi è necessario che nella alimentazione vengano introdotti nuovi alimenti per garantire l’apporto energetico e proteico necessari per la crescita del bimbo, infatti il solo latte materno non basta più per il corretto sviluppo neuro-fisiologico.
Il Professore, sottolineando l’importanza del latte nella dieta del bambino, indica una data ben precisa per il passaggio esclusivo al latte vaccino che non essere mai precedente ai 12 mesi di vita del bimbo, perchè la sua precoce assunzione può influire in modo negativo
- sulla crescita del bambino,
- sulla sensibilizzazione allergica,
- sulla pressione arteriosa,
- e sul rischio obesità.
Diverso è il caso in cui si aggiungano piccoli quantitativi di latte vaccino agli alimenti dello svezzamento (per esempio i cereali), cosa che è consentita.
Chiaramente la dieta dei bambini, durante lo svezzamento, deve essere giustamente bilanciata nell’apporto di sostanze necessarie per la crescita, quindi giusta dose di
- proteine,
- glucosio,
- lipidi,
- ferro
tutte sostanze fornite da una corretta alimentazione, che deve essere assolutamente priva di sale.
Il momento giusto in cui aggiungere il glutine, invece, è quello tra i 4 e i 7 mesi di vita, ed è consigliabile farlo mentre ancora si allatta al seno, così da poter evitare il rischio di celiachia, diabete e allergie.
Questo lo schema indicato dal Professor Principi per introdurre tutti gli alimenti in modo graduale.
Alimentazione corretta a 5-6 mesi:
- 3 o 4 pasti devono essere a base di latte (materno o formula);
- 1 pasto (di solito a mezzogiorno) con pappa in brodo vegetale e omogeneizzato o liofilizzato di carne;
- un frutto a metà mattina o nel pomeriggio (mela o pera grattugiata senza zucchero).
Alimentazione corretta a 6-7 mesi:
- 2 pasti a base di latte,
- 2 pasti con pappa in brodo vegetale;
- si può infatti introdurre una seconda pappa la sera con il formaggio (formaggino, parmigiano, ricotta, asiago, emmenthal, formaggi freschi senza conservanti) o il prosciutto cotto (liofilizzato, omogeneizzato o al naturale frullato)
- un frutto a metà mattina o nel pomeriggio (oltre alla mela e alla pera anche una banana schiacciata senza zucchero).
Alimentazione corretta a 7 mesi:
- è possibile introdurre al pomeriggio dello yogurt intero naturale, da solo o con frutta fresca,
- a pranzo o cena, in alternativa alla carne e al parmigiano, 1-2 volte alla settimana si possono introdurre
- formaggi freschi (ricotta, crescenza, mozzarella) sempre 30-40 g,
- prosciutto cotto magro “naturale” frullato sempre 20-30 g, 4
- 5 cucchiai di legumi lessati e passati (solo la polpa).
Alimentazione corretta a 8 mesi:
- è possibile proporre, in alternativa alla carne, 1 volta alla settimana del pesce.
Alimentazione corretta a 9 mesi:
- 1 volta alla settimana, è possibile introdurre
- il tuorlo d’uovo crudo (1 cucchiaino) in alternativa alla carne,
- del pomodoro
- sostituire al brodo vegetale il brodo di carne.
Dal compimento dell’anno i pasti durante il giorno diventano 4:
- 2 a base di latte o latticini:
- latte materno (ove disponibile) oppure latte di proseguimento (circa 250 ml a pasto) o latte vaccino intero;
- yogurt (1 vasetto di yogurt intero + frutta e/o biscotto)
- ricotta (80 g + miele o biscotto);
- farine lattee (alla frutta, ai cereali o al biscotto)
- 2 pasti a base di minestrina.
La carne dovrebbe essere aggiunta alla pappa non più di 4 o 5 volte alla settimana; all’inizio negli altri pasti potrà essere sostituita con
- inizialmente un cucchiaio di parmigiano,
- poi con altro formaggio o prosciutto,
- e infine con legumi, uovo, o pesce.
Il pesce invece non va introdotto nella dieta del lattante prima degli 8 mesi per evitare sensibilizzazioni allergiche, e lo si propone 2-3 volte alla settimana:
- aggiungendolo alla minestrina vegetale, al posto della carne,
- oppure a parte, condito con olio e passato di verdure per 2-3 volte alla settimana.
È assolutamente sconsigliato l’assaggio di crostacei (gamberi, granchi, aragoste) o di molluschi (seppie, calamari, vongole, cozze).
L’uovo, alimento ricco di ferro, colesterolo e proteine va aggiunto gradualmente e dopo i 9 mesi di vita, facendo assaggiare dapprima il tuorlo (crudo, prima qualche cucchiaino aggiunto alla minestrina e poi un tuorlo intero al posto della carne, una volta alla settimana), dopo l’anno di età anche l’uovo intero, sempre ben cotto (alla coque, sodo, strapazzato, frittata).
È consigliata la frutta fresca di stagione.
I pomodoro e gli agrumi vanno, invece, introdotti dopo l’anno di età, specialmente nel caso di alto rischio allergico (genitori o fratelli allergici).
Insomma, più completo di così… 🙂
Noi vi lasciamo con una ricerca sullo svezzamento e su come i bimbi sappiamo scegliere da soli i cibi.