Credo che sulla maternità si raccontino più frottole che su qualsiasi altro argomento. I Litfiba cantavano anni fa: “E’ il mio corpo che cambia, nella forma e nel colore è in trasformazione“. Certo, una cosa è canticchiarlo sotto la doccia, un’altra è subirlo sulla propria pelle. Sì, perché dopo che una donna ha partorito e si guarda allo specchio non si riconosce più.
“Che cosa sono diventata?” mi chiedevo spaesata vedendo riflessa una persona che non conoscevo. Non potevo essere io quella: il seno così cadente non poteva essere il mio e la pancia sgonfia come un palloncino, appesantita, piena di difetti non mi appartenevano. Dove ero andata a finire? Nella mia beata ignoranza pensavo che una volta partorito sarei ritornata più o meno uguale a prima: certo, i segni della gravidanza ci sarebbero stati – qualche smagliatura qua e là, un filo di pancetta – e invece non è stato così, almeno per me. Sono diventata un’altra Valentina, nel bene o nel male. Quel corpo di prima non ci sarà mai più, perché adesso sono una mamma.
Eppure nessuno me lo aveva detto; ho avuto la “disgrazia” di partorire solo sei giorni dopo Belen e vedere lei così straordinariamente in forma a una settimana dalla nascita del figlio mi ha fatto venire un moto di stizza. “Perché lei è così bella e io faccio così schifo?” Mi domandavo.
E in questo, come riporta un articolo del bestdaily.com, i media non aiutano. Ad esempio, Ok Magazine quando è nato il principe George ha pubblicato una copertina in cui si parlava della dieta di Kate Middleton per ritornare alla linea di prima in tempi record. Per non parlare di quelle attrici hollywoodiane che tornano a sfilare sui red carpet!
I mezzi di comunicazione hanno molta responsabilità nella bassa autostima delle donne. Perché fanno pensare, a noi stesse e agli altri, che per essere mamme di successo bisogna per forza essere senza un filo di grasso, subito. E quando, come me, non sappiamo più chi siamo, andiamo nel panico.
Perciò penso che l’iniziativa di Jade Beall, la fotografa che ha pubblicato il libro “A beautiful body” con foto di tante pance post partum nella loro bellissima imperfezione sia assolutamente da ammirare.
O anche “L’ode al corpo dopo il parto” scritto da una blogger americana è un documento importantissimo: essere madri infatti non è la rovina del corpo. Essere madri è un miracolo. Un dono che non si può dare per scontato. E certamente porta grande scombussolamento, ma dare la vita ad un’altra vita è la sensazione più potente che una donna possa avere, che un essere umano possa provare.
L’autrice del pezzo del Bestadaily Milly Hill, che è anche fondatrice del movimento Positive Birth Moviment, ha poi contattato diverse donne che si sono sentite offese dalla copertina di Ok Magazine e molte di loro, sulla scia del twitter della donna nella foto, Katy Hill una presentatrice tv famosa in America, che non si è vergognata di mostrare il suo corpo a 2 mesi dal parto, hanno mandato delle foto in cui ritraggono il loro corpo a poche settimane dall’evento. Perché forse quei corpi non saranno perfetti, ma sono umani, e le neomamme hanno bisogno di sapere che non sono sole quando si sentono svuotate, smarrite e non si piacciono più.
Oltre alle foto, hanno anche mandato pensieri e scritti come questo che riportiamo tradotto, di una certa Cassie Fox:
“Un segno per ogni respiro che hai fatto, ogni battito, ogni sbadiglio assonnato.
Uno per ogni volta che ti sei succhiato il pollice, hai fatto ciao, hai chiuso gli occhi e ti sei addormentato nel buio più perfetto.
Uno per ogni volta che hai avuto il singhiozzo.
Uno per ogni sogno che hai avuto nella mia pancia.
Non più molto carina.
Alcuni possono anche pensare che sia brutta.
Ma va bene.
E’ stata la tua casa.
E’ lei che ti ha tenuto fino a quando hanno potuto farlo le mie braccia,
e per questo, troverà sempre qualcosa di bello in lei.”
Che ne pensate unimamme? Non è bellissima?
E voi come vi siete rapportate con il vostro corpo dopo la gravidanza?
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